LA RIVA DEL FIUME
"Buongiorno
signora, lieto di vederla. Anche lei qui con noi?"
"Certo, è
una bella giornata e ho deciso di fare un salto. Ero curiosa."
"Come tutti
immagino, mai stuzzicare la curiosità di una donna. Comunque oggi si prospetta
una giornata interessante. C'è un bel sole, l'aria frizzante e questa riva del
fiume oggi è molto affollata. Oddio, non come quella volta che ho dovuto fare a
gomitate ma anche oggi ci siamo.”
“Non pensavo ci
fosse così tanta gente.”
“Sì, tanti. Eh
signora, molti sentimenti quando muoiono si trasformano in rancore. Bisogna
capirli. E qualcuno oggi non rimarrà deluso, dovrebbe proprio passare qualcosa."
"Speriamo. Che
bella vista. Mio caro signore, lei non ha idea da quanto tempo stavo aspettando
questo momento."
"Eh,
abbiamo tutti un passato. Intanto che aspettiamo ce lo possiamo
raccontare...Vuole intanto un po' di vinello fresco, madame?"
"La
ringrazio, gentilissimo. Non come certi che non hanno avuto per me neanche il
pensiero di una goccia. Oh, ma che è quello?"
"Sì sembra
proprio...ma sì, è un cadavere! Sta scendendo lento con la corrente, pancia
all'aria... Non mi sembra di conoscerlo….lo riconosce signora?"
"Io no ma a
quanto pare lo stavano aspettando..."
Infatti in quel
momento uno scroscio di applausi e fischi di approvazione si levò dalla
collina. Un gruppo sembrava impazzito dalla gioia. Un ragazzo si tuffò in acqua
per avvicinarsi al cadavere. Gli andò vicino, lo riconobbe e poi si voltò verso
i suoi alzando esultante il pollice. Dalla collina scoppiò un boato, tutti si
abbracciavano.
"Mia cara
signora, qualcuno ha avuto quello che si meritava."
"Non ne
dubitavo. Peccato solo che ci abbia messo così tanto tempo.”
“Qui si impara
ad apprezzare la pazienza, c’è calma, rispetto per l’attesa.”
“Si sta bene su
questa riva.”
“Lei sta
aspettando qualcuno, se mi posso permettere di chiederlo?"
"A dir la
verità ho una piccola lista."
"Una lista!
Lei ha tollerato molto signora..."
"Sapesse...non
mi faccia parlare. E il primo della lista sa chi è? Mio m..."
"Zitta! Non
lo dica! Che poi non passa più!"
“Pensavo
bisognasse solo aspettare.”
“Certo, ma non
solo. Ci sono delle regole da rispettare. La prima è che bisogna tenersi dentro
questi sentimenti, non lasciarli dilagare. E poi che bisogna lavorare duramente
durante la settimana. Vietatissimo venire qui tutti i giorni.”
“Veramente?”
“Veramente. A
dir la verità c’è chi lo fa lo stesso ma è peggio. Poi abbiamo visto che si
adagia e fa passar la sua vita in un brutto modo, la sciupa aspettando. Sa cosa
ho scoperto venendo qui?”
“Cosa?”
“Che l’infelicità è comoda. Molto comoda. Ecco
perché molte persone la preferiscono. La felicità richiede un duro lavoro, uno sforzo,
non è automatica. Non si scivola nella felicità, ci si arrampica. Soltanto dopo
questo sforzo acquisiamo il diritto di metterci seduti su questa riva.”
“Mi scusi, ma di che tipo di sforzo sta parlando?
Pensavo che venendo qui avrei apprezzato invece il non agire, il lasciar fare
al tempo.”
“Signora, perché ci facciamo dei nemici? Ci rifletta
un attimo. Quando tentiamo di sviluppare o creare qualcosa, un lavoro un
sentimento qualcosa di bello, ci ritroviamo subito circondato da chi sputerà
sull’idea. Forse non lo diranno in faccia, ma lo faranno sicuramente alle tue
spalle.”
“Questo…purtroppo è vero”, disse la signora che
stava pensando a qualcosa.
“Quelli sono i nemici. Gli amici sbronzi che non
vogliono che tu resti sobrio. I tuoi amici fannulloni e disoccupati che non
vogliono vederti intraprendere una bella carriera. Le amiche sfigate che non
vogliono che tu viva un vero amore.”
“Sono quelli allora che stiamo aspettando”, disse la
signora con un sorriso.
“Certo. E sa che le dico? Dobbiamo mantenerci il
perfetta forma per l’esultazione finale. Importantissimi per quel momento
saranno gli occhi. di solito il fiume fa un ansa prima di svelare il corpo e
allora bisogna riuscire ad individuarlo all’istante per non perdersi neanche un
secondo di quello spettacolo meraviglioso.”
“Peccato che qui faccia così caldo…”
“Sì è vero, a volte qui in riva al fiume fa caldo e
si soffrono fame e sete. D’estate è pieno di zanzare e moscerini ma verrà il
giorno in cui serviranno tante mosche!”
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