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domenica 26 luglio 2015

LA RIVA DEL FIUME

"Buongiorno signora, lieto di vederla. Anche lei qui con noi?"
"Certo, è una bella giornata e ho deciso di fare un salto. Ero curiosa."
"Come tutti immagino, mai stuzzicare la curiosità di una donna. Comunque oggi si prospetta una giornata interessante. C'è un bel sole, l'aria frizzante e questa riva del fiume oggi è molto affollata. Oddio, non come quella volta che ho dovuto fare a gomitate ma anche oggi ci siamo.”
“Non pensavo ci fosse così tanta gente.”
“Sì, tanti. Eh signora, molti sentimenti quando muoiono si trasformano in rancore. Bisogna capirli. E qualcuno oggi non rimarrà deluso, dovrebbe proprio passare qualcosa."
"Speriamo. Che bella vista. Mio caro signore, lei non ha idea da quanto tempo stavo aspettando questo momento."
"Eh, abbiamo tutti un passato. Intanto che aspettiamo ce lo possiamo raccontare...Vuole intanto un po' di vinello fresco, madame?"
"La ringrazio, gentilissimo. Non come certi che non hanno avuto per me neanche il pensiero di una goccia. Oh, ma che è quello?"
"Sì sembra proprio...ma sì, è un cadavere! Sta scendendo lento con la corrente, pancia all'aria... Non mi sembra di conoscerlo….lo riconosce signora?"
"Io no ma a quanto pare lo stavano aspettando..."
Infatti in quel momento uno scroscio di applausi e fischi di approvazione si levò dalla collina. Un gruppo sembrava impazzito dalla gioia. Un ragazzo si tuffò in acqua per avvicinarsi al cadavere. Gli andò vicino, lo riconobbe e poi si voltò verso i suoi alzando esultante il pollice. Dalla collina scoppiò un boato, tutti si abbracciavano.
"Mia cara signora, qualcuno ha avuto quello che si meritava."
"Non ne dubitavo. Peccato solo che ci abbia messo così tanto tempo.”
“Qui si impara ad apprezzare la pazienza, c’è calma, rispetto per l’attesa.”
“Si sta bene su questa riva.”
“Lei sta aspettando qualcuno, se mi posso permettere di chiederlo?"
"A dir la verità ho una piccola lista."
"Una lista! Lei ha tollerato molto signora..."
"Sapesse...non mi faccia parlare. E il primo della lista sa chi è? Mio m..."
"Zitta! Non lo dica! Che poi non passa più!"
“Pensavo bisognasse solo aspettare.”
“Certo, ma non solo. Ci sono delle regole da rispettare. La prima è che bisogna tenersi dentro questi sentimenti, non lasciarli dilagare. E poi che bisogna lavorare duramente durante la settimana. Vietatissimo venire qui tutti i giorni.”
“Veramente?”
“Veramente. A dir la verità c’è chi lo fa lo stesso ma è peggio. Poi abbiamo visto che si adagia e fa passar la sua vita in un brutto modo, la sciupa aspettando. Sa cosa ho scoperto venendo qui?”
“Cosa?”
“Che l’infelicità è comoda. Molto comoda. Ecco perché molte persone la preferiscono. La felicità richiede un duro lavoro, uno sforzo, non è automatica. Non si scivola nella felicità, ci si arrampica. Soltanto dopo questo sforzo acquisiamo il diritto di metterci seduti su questa riva.”
“Mi scusi, ma di che tipo di sforzo sta parlando? Pensavo che venendo qui avrei apprezzato invece il non agire, il lasciar fare al tempo.”
“Signora, perché ci facciamo dei nemici? Ci rifletta un attimo. Quando tentiamo di sviluppare o creare qualcosa, un lavoro un sentimento qualcosa di bello, ci ritroviamo subito circondato da chi sputerà sull’idea. Forse non lo diranno in faccia, ma lo faranno sicuramente alle tue spalle.”
“Questo…purtroppo è vero”, disse la signora che stava pensando a qualcosa.
“Quelli sono i nemici. Gli amici sbronzi che non vogliono che tu resti sobrio. I tuoi amici fannulloni e disoccupati che non vogliono vederti intraprendere una bella carriera. Le amiche sfigate che non vogliono che tu viva un vero amore.”
“Sono quelli allora che stiamo aspettando”, disse la signora con un sorriso.
“Certo. E sa che le dico? Dobbiamo mantenerci il perfetta forma per l’esultazione finale. Importantissimi per quel momento saranno gli occhi. di solito il fiume fa un ansa prima di svelare il corpo e allora bisogna riuscire ad individuarlo all’istante per non perdersi neanche un secondo di quello spettacolo meraviglioso.”
“Peccato che qui faccia così caldo…”

“Sì è vero, a volte qui in riva al fiume fa caldo e si soffrono fame e sete. D’estate è pieno di zanzare e moscerini ma verrà il giorno in cui serviranno tante mosche!”

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