UN ESPERIMENTO SCIENTIFICO
Quando la sempresialodata Silvana de Luca , al recente raduno di quorani a Napoli, è comparsa sul terrazzo esclamando "Chi vuole il caffè?", molti hanno sotto il sole alzato diligenti la manina. Un bel caffè dopo la mangiata ci vuole.
Molti tranne me, il solito rompiballe, che per quel motivo quella mattina si era fatto 700 chilometri e subito ha specificato: "solo se lo fai con la caffettiera napoletana! Sono venuto qui apposta da Milano per assaggiare questo caffè!"
Silvana ci ha pensato un attimo e poi ha detto: "Vado a prenderla, la sciacquo, preparo e arriva!"
E mentre da buon napoletano Paolo Lo Re si dilungava spiegando a tutti come funziona la caffettiera napoletana (l'acqua bollente non viene spinta verso l'alto come nella moka, ma cola attraverso il caffè macinato riempiendo la parte sotto), dopo qualche minuto il caffè bello scuro arrivava in tavola.
Che dire? Che bbuono! Intenso, un vero caffè. Certo, ci vuole più tempo (non è certo un espresso da bar) e bisogna aspettare, ma il risultato è garantito. Provatelo.
Sorseggiando la scura bevanda, che doveva possedere qualcosa di magico, il vostro meneghino si lasciava trasportare dai ricordi… e gli sovvenne una storia lontana su un suo esperimento scientifico che col senno di oggi definirei azzardato…
Quando da ragazzo andò a vivere da solo (anni '80) a molti parenti e amici brillarono gli occhi. "Al Luca per la sua nuova casa diamo questo e questo" e lui poverello accettava tutto. Vecchi mobili, posate scompaiate, un frigorifero cigolante, una grappa imbevibile, vestiti mai messi, coperte della nonna… di tutto.
Mi regalarono pure una vecchia moka da caffè, tutta segnata. Io la guardavo e mi chiedevo "E adesso? Come farò a pulirla?" E' noto infatti che la moka si sciacqua e basta, altrimenti ti bevi il sapone. Ma l'acqua calda con quei segnacci non sarebbe bastata, e allora?
Fu così che al vostro giovane affezionatissimo venne il lampo di genio: "E se al posto dell'acqua ci mettessi l'alcool? Bollendo, l'alcool depurerà la moka dall'interno…. ci metto la grappa che a me fa schifo, sì farò così!"
E così la preparò e poi la mise sul fornello, orgoglione del suo esperimento. Ora, so che siete tutti esperti fisici in faccende domestiche, secondo voi che è successo?
1. l'alcool gorgogliando ha disinfettato la moka come previsto. Tutto regolare.
2. la moka è esplosa con un boato in cucina
3. è stato evocato un oscuro demone dell'inferno che ha preso possesso della mia anima
4. niente, l'alcool non bolle
5. la caffettiera ha preso fuoco impestando di puzza bruciata tutto il palazzo.
Cosa accadde: ero lì in cucina che leggevo tranquillo il giornale quando ho udito un fischio. Ho alzato gli occhi verso la caffettiera e ho visto una fiammata di un metro uscire dal beccuccio, tipo lanciafiamme. Ho spento subito il fuoco, aspettato che si freddasse e poi aperto con cautela la moka. Qualcosa si doveva essere bruciato, perché da quel giorno non funzionò più.
Eh, quante cazzate che si fanno da giovani, penso sul terrazzo.
"Silvana, questo caffè è veramente buono."
"E' l'acqua di Napoli!"
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