EFFETTO DUNNING KRUGER

 L'effetto Dunning Kruger è quella distorsione cognitiva per cui una persona incompetente in un campo quando si cimenta le prime volte inizia a credersi bravissima, spesso con punte di arroganza. Esempi se ne possono portare tanti: i neoscrittori che pensano di avere scritto dei capolavori (quando invece sono imbarazzanti temini). quello che va a 100 allora "tanto la macchina so come guidarla" (poi succedono gli incidenti), quello che investe in borsa sicurissimo che farà dei soldi (che invece perderà tutti) etc. Gente che si è sopravvalutata insomma.

In questi casi si invoca spesso in psicologia l'Effetto Dunning Kruger per spiegare come mai la gente si comporta così. Il Dunning Kruger è però una SPIEGAZIONE PSEUDOSCIENTIFICA, che non spiega affatto perché il senso critico viene a mancare.

Mi spiego: una persona stonata sa che canta male, uno che si veste male riconosce di essere inadatto, io vedo bene che non sono mica James Bond, la cuoca ammette che ha cucinato una schifezza, uno sportivo mediocre sa benissimo qual è il suo posto etc. Perché l'effetto Dunning Kruger in questi casi non funziona e negli gli altri sì? Attenzione quando vi parlano di Dunning Kruger come se spiegasse l'arcano, spesso la persona che ve lo propone ci ha capito poco pure lui e si accontenta di una teoria modernistica.

Purtroppo in psicologia (sono psicologo) di "leggi universali" ce ne sono poche, l'eccezione in campo umano si trova sempre. Se posso dare un suggerimento è quello di valutare la persona singolarmente, facendo riferimento alla sua storia, esperienze etc. Il suo comportamento emergerà più comprensibile che facendo riferimento a formulette che in fin dei conti non spiegano nulla.

Perché il mio senso critico quella volta si è spento? Perché non ho dato retta alla mia vocina interiore? Cosa volevo dimostrare a tutti i costi? Chi volevo impressionare? Perché sentivo l'assoluto bisogno di fare quella cosa? Perché non accetto le critiche? Perché non ho capito che andava a finire male?