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domenica 14 aprile 2019


LA DOMENICA DELLE PALME

“Sia lodato Gesù Cristo.”
“Sempre sia lodato.”
“Ragazzi, è con gioia infinita che vi vedo tutti qui, riuniti al Catechismo. Oggi parleremo della Domenica delle Palme. Sapete cosa si celebra?”
“No, Don Piero.”
“La festosa entrata di Gesù nella città di Gerusalemme, la grande capitale.”
“Aveva già compiuto i miracoli?”
“Certo e soprattutto con la resurrezione dell’amico Lazzaro aveva impressionato tanti. La sua fama di guaritore si era già sparsa nella regione della Galilea, lo cercavano tutti. Per questo quando entrò in città lo accolsero con gli osanna.”
“Gli volevano bene. Avevano grandi speranze.”
“Sì, era un grande evento per loro, a quei tempi le malattie erano tremende. Lo scrivono tutti i quattro vangeli di questa entrata trionfale. Lo accolsero sventolando festosi rami di ulivo e di palma.”
“Don Piero, mia mamma ha già portato un rametto di ulivo a casa. Lo appende in cucina e ogni sera dice le preghiere.”
“Tua mamma fa bene, l’ulivo è un simbolo di pace e di armonia, il messaggio per tutti che Gesù invitava a volersi bene. Ricordate la colomba della pace, che trasporta nel becco un rametto di ulivo? Pace e amore.”
“E allora perché una settimana dopo è stato ammazzato?”
“Crocefisso, che è una morte ancora peggiore. Gli abitanti della captale non erano pronti per il suo messaggio di fratellanza. Lo tradirono e lo consegnarono ai Romani, che lo misero in croce.”
“Poverino.”
“Gesù è morto per noi per i nostri peccati. Così veloce passa la gloria del mondo. Ricordatelo ragazzi, solo nella vita eterna troverete il vero valore.”
“Ma, Don Piero, Gesù non aveva fatto niente.”
“Gesù proclamava il Regno dei Cieli e tutti avevano paura del giudizio divino e di essere condannati.”
“No, non è vero! Don Piero, non è vero! ”
“Scusa Luchino, sei tu?”
“La verità è che poco dopo essere entrato in Gerusalemme Gesù ha compiuto un gesto che gli ha rivoltato contro tutte le simpatie.”
“Ma cosa dici.”
“E’ passato dalle stelle alle stalle quando ha cacciato i mercanti dal Tempio con la frusta! Gesù ha perdonato tutti, ladri assassini prostitute, solo una categoria non ha perdonato, quella dei mercanti che facevano soldi nel nome di Dio.”
“Non sopportava giustamente che si facessero affari nella casa di Dio, caro Luchino. Secondo il vangelo di Marco è andato nel Tempio addirittura il giorno dopo essere entrato in Gerusalemme, voleva ritornare alla antica purezza. Il messaggio di Dio è ben più profondo di qualche compravendita.”
“Appunto. E secondo lei gli abitanti della città, che con gli affari del Tempo ci campavano, come possono aver reagito? Gli hanno voltato le spalle. Altro che guaritore, si è rivelato subito un agitatore politico. E lo hanno segnalato ai Romani che alla prima occasione lo hanno arrestato e dopo un processo sommario condannato a morte.”
“Il messaggio di Gesù è armonia e amore.”
“Appunto. Il suo messaggio è contro la società dei soldi, contro una religione che mescola fede e affari. Ecco perché è stato condannato, si sono accorti che il suo messaggio non era neutro, minava alle basi le fondamenta di quella società.”
“Attento a considerare il processo a Gesù solo come un fatto di ordine pubblico, c’era ben altro sotto.”
“Don Piero, la verità è che Gesù Cristo era un rivoluzionario. Non hanno perso tempo e in pochi giorni come un sovversivo l’han fatto fuori.”
“Luchino, e come mai allora le sue parole sono sopravvissute per 2000 anni?”


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