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sabato 6 aprile 2019

COME SI SENTONO LE PERSONE IN SEDIA A ROTELLE QUANDO QUALCUNO RIVOLGE LORO LA PAROLA?
Sono in sedia a rotelle, lavoro in Tribunale come Perito affrontando (e a volte risolvendo) casi delicatissimi, in cui molti “normodotati” hanno abbassato le braccia.
Eppure noto che chi non mi conosce non mi rivolge mai la parola e, se lo fa, all’inizio ha sempre un atteggiamento del tipo “dai, scambiamo per pietà due parole con questo disabile, così lo facciamo contento”.
Ormai ci sono abituato. Dopo due minuti vedo dai loro occhi che sono stupiti e intimoriti. Non si aspettavano sensibilità e intelligenza in un povero disabile.
E’ successo anche che all’inizio mi parlassero usando i verbi all’infinito. A me interiormente fa ridere. Non mi offendo se loro hanno dei pregiudizi. Non è colpa loro ma di chi pensa che la disabilità sia equivalente a stupidità.
Non so chi ha messo in giro questa idea ma è dura a morire. A volte ammetto che l’ho usata a mio favore: se chi mi parla mi ritiene stupido non lo contraddico, così finirà per dirmi quello che mi interessa e fregarsi da solo.

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