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lunedì 25 aprile 2016

IL NULLA


“Mi piacerebbe sapere cosa stai fissando così intensamente. Sei talmente immobile che pari una statua egizia.”
“Non mi distrarre, umano.”
“E’ un quarto d’ora che stai guardando il nulla. Si vede che stai guardando qualcosa, perché ogni tanto i tuoi occhi si muovono, ma lì non c’è niente. Mi sono messo qui vicino a te ma non ho visto nulla.”
“Per favore…”
“Tranquilla, poi ti lascio stare. E’ che vorrei solo capire. Tu vedi in questa casa qualcosa che io non vedo. Dove io vedo il nulla, tu percepisci qualcosa. Ma cosa, dimmelo per favore, non restare in silenzio.”
“Zitto.”
“Devo sapere. Cosa c’è dietro al frigorifero che ti appassiona così tanto? Perché fissi il muro, o il divano, per lunghissimi minuti? Cosa vedi nel buio? Aspetti qualcuno? Ci siamo solo io e te in casa.”
“Non capiresti. Il buio è pieno di colori.”
“Lo so che i tuoi occhi sono più acuti dei miei. Tu sei una magnifica creatura e mi hai incantato completamente, ho imparato a fidarmi ecco perché sono curioso. Il nulla per te non è vuoto.”
“Stupido umano. La curiosità ti ucciderà.”
“Vedi animaletti per me troppo minuscoli? Le correnti d’aria? Le sconosciute creature nel pulviscolo? O forse, come dicono nei romanzi di fantascienza, percepisci i vortici del tempo e i campi magnetici? Oppure stai ascoltando qualcosa, voci soprannaturali?”
“Immagina tutto quello che vuoi ma adesso ti prego non mi distrarre, lasciami stare.”
“Va bene, come preferisci. Ma poi mi spiegherai cosa c’è di così interessante. Io mi faccio mille fantasie ma solo tu sai la verità. Sono grande e ottuso, dammi una mano.”
“Un giorno te lo spiegherò. Anzi una notte, mentre stai sognando, camminerò nei tuoi sogni e ti rivelerò tutto. Ma fino ad allora devi aspettare.”
“Che affascinante mistero sei.”
















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