IL NULLA
“Mi piacerebbe
sapere cosa stai fissando così intensamente. Sei talmente immobile che pari una
statua egizia.”
“Non mi
distrarre, umano.”
“E’ un quarto
d’ora che stai guardando il nulla. Si vede che stai guardando qualcosa, perché
ogni tanto i tuoi occhi si muovono, ma lì non c’è niente. Mi sono messo qui
vicino a te ma non ho visto nulla.”
“Per favore…”
“Tranquilla, poi
ti lascio stare. E’ che vorrei solo capire. Tu vedi in questa casa qualcosa che
io non vedo. Dove io vedo il nulla, tu percepisci qualcosa. Ma cosa, dimmelo
per favore, non restare in silenzio.”
“Zitto.”
“Devo sapere. Cosa
c’è dietro al frigorifero che ti appassiona così tanto? Perché fissi il muro, o
il divano, per lunghissimi minuti? Cosa vedi nel buio? Aspetti qualcuno? Ci siamo
solo io e te in casa.”
“Non capiresti.
Il buio è pieno di colori.”
“Lo so che i
tuoi occhi sono più acuti dei miei. Tu sei una magnifica creatura e mi hai
incantato completamente, ho imparato a fidarmi ecco perché sono curioso.
Il nulla per te non è vuoto.”
“Stupido umano.
La curiosità ti ucciderà.”
“Vedi animaletti
per me troppo minuscoli? Le correnti d’aria? Le sconosciute creature nel
pulviscolo? O forse, come dicono nei romanzi di fantascienza, percepisci i
vortici del tempo e i campi magnetici? Oppure stai ascoltando qualcosa, voci
soprannaturali?”
“Immagina tutto quello che vuoi ma adesso ti prego non mi distrarre,
lasciami stare.”
“Va bene, come
preferisci. Ma poi mi spiegherai cosa c’è di così interessante. Io mi faccio
mille fantasie ma solo tu sai la verità. Sono grande e ottuso, dammi una mano.”
“Un giorno te lo
spiegherò. Anzi una notte, mentre stai sognando, camminerò nei tuoi sogni e ti
rivelerò tutto. Ma fino ad allora devi aspettare.”
“Che
affascinante mistero sei.”
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