SABATO SANTO
Oggi è il Sabato Santo, la nera giornata che sta tra la crocefissione del venerdì e la resurrezione di domenica. Oggi Gesù è ufficialmente morto.
Per il mondo è un momento di riflessione, mestizia, in cui riflettere. E' un tempo di sospensione, il giorno del silenzio. Tutto tace, nemmeno le campane battono più le ore. Domani sarà tutto diverso, din don dan, si mangia, arriva la primavera, è Pasqua. Oggi non succede niente.
E invece… e invece no. Se anche nei Vangeli non se ne parla, Gesù mica è stato fermo. Ha approfittato di quel giorno per scendere all'Inferno, infrangere le porte sbarrate per liberare i patriarchi, i profeti e altri personaggi dell'Antico Testamento, come Adamo, Mosè e tutta la compagnia di giusti che l'avevano preceduto. Per i diavoli quel giorno sono stati cazzi amari.
Se anche nei vangeli classici non se ne parla, e i pochi riferimenti sono un po' tirati per i capelli, in altri testi come il vangelo apocrifo di Nicodemo, la cosa è invece ben descritta. E l'episodio, fosse anche solo immaginato, ha avuto un tale successo che è stato poi dopo ripreso e inglobato nel Credo ufficiale ("…patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso, morì e fu sepolto, discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte…").
Nei giorni più bui, quando tutto sembra morto, qualcosa continua a sopravvivere, c'è sempre una speranza e questo vale per tutti, credenti e no. Anche oggi sarà una giornata intensa.
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