Visualizzazioni totali

martedì 9 luglio 2019


L’HANDICAPPATO (Avvertenza: parole forti. Non leggere se siete sensibili o deboli di cuore).

Voi non avete mai l’impressione di essere amati, accuditi, seguiti etc… a condizione di rimanere un handicappato? Che i vostri tentativi per una autonomia siano visti con condiscendenza, paura, sospetto?

Invece di entusiasmo, sprone, ricerca di nuove soluzioni, spesso ho notato in familiari e personale paramedico sguardi pieni di muto rimprovero se facevo da solo. Lo so che rischio di scivolare, inciampare, cadere per terra, farmi male. Senza contare il tempo che ci metto. Che ai loro occhi quando ci provo sono un ingrato, un illuso, uno strambo.

Il guaio poi è quando mi accorgo che questo sentimento l’ho interiorizzato e faccio il “bravo malatino” che aspetta gli altri perché ha paura di muoversi da solo. Mi odio in quei momenti.

Faccio un esempio pratico: ricordo ancora di quando l’anno scorso ero in ospedale per la polmonite. Due mesi allettato. A parte una infermiera (che ricordo ancora con gratitudine) che mi accompagnava in bagno ogni volta, quando dovevo far pipì tutte le altre mi guardavano stupite. “Hai il pannolone, falla lì”.

E se dicevo che volevo farne a meno mi guardavano come avessi qualche idea balzana in testa. Soltanto dopo 10 giorni in cui, con manovre per il pappagallo e il bagno che vi lascio immaginare, il pannolone era rimasto asciutto si sono quasi rassegnate

“Vabbè, non ne hai bisogno”. Quella che per me era una grande vittoria non fu festeggiata (per inciso ho mantenuto questa autonomia, i rari incidenti non mi hanno fatto cambiare idea).
Però mi sono sentito relegato in un recinto. “Ti amo se stai buonino”.
No, non ci sto. Lo so che sono cattivo, uno stronzo irriconoscente, ma mi ribello.

Ogni tanto però sono stanco. Allora mi lascio manipolare senza protestare e chiedo aiuto.
Sono momenti diversi, magari a pochi minuti di distanza. Se incontri qualcuno che capisce quando vuoi fare da solo e quando invece sei troppo stanco, non fartelo scappare.






Nessun commento:

Posta un commento