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giovedì 11 luglio 2019


LA CANZONE DEL VAGABONDO

Quando Jimmi Page inizia il giro in maggiore (in fondo due accordi, Mi e LA) di Ramble On interrompo sempre ciò che sto facendo e mi metto ad ascoltare. E’ uno dei loro vertici.

Tipicamente zeppeliniana, introduzione sognante ed esplosione centrale. L’intreccio tra la linea melodica e il basso è veramente bello. E lo stranissimo tup tup tup ritmico a mani nude resterà un mistero, ci sono molte voci su come Bonzo ci sia riuscito.

Il testo è un inno al vagabondaggio, con Plant che si scusa con la donzella di turno ma è più forte di lui e deve andare. Ramble on.
Molto curioso nel finale poi è il riferimento a Gollum del Signore degli Anelli (nel 1969 la saga era praticamente sconosciuta in Italia) che occupa una intera strofa .

Può far sorridere che un sex symbol come Plant cantasse che Gollum gli aveva rubato la ragazza, ma c’è da dire che nel libro Gollum non è il comico mostriciattolo (il mio tesssoro) del film, ma un hobbit tormentato dal ricordo dell’anello che una volta possedeva. E quindi condannato a cercarlo in un eterno vagabondare. Ramble on appunto.

Grazie Robert. Mi hai fatto capire meglio di tanti altri lo spirito vero e la grandezza di Gollum.
“Non tutti quelli che vagano si sono persi”.



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