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venerdì 5 luglio 2019


IL GIOCO DELLA BORSA

“Amo’, ma che brutta città è la tua. Altro che Roma mia.”
“Tesoro, ma stai scherzando? Sui giornali è tutto un parlare di spazzatura, voragini nelle strade e autobus bruciati nella capitale. Mi sa che la Sindaca Raggi ha qualche problemino.”
“Quella cretina per risparmiare ha tolto la manutenzione e sfido che vanno a foco!”
“Qui a Milano invece autobus puntuali, frequenti e che non bruciano. Non sei contenta?”
“Ma che, stai a scherzà? Che noia. Almeno a Roma ce consolamo con la musica. Aò, da quando son qui non ho sentito Venditti manco una volta, ma che v’ha fatto?”
“Mi sembra sia all’inferno con Er Monnezza, girone Coatti. Aspettano Totti.”
“Nun me toccà a Maggica. Qui a Milano sembrano tutti froci!”
“Mi rendo conto che l’educazione a qualcuno può dare questa impressione.”
“Ho chiesto le informazioni a uno e questo mi ha risposto tutto gentile, aò!”
“Incredibile. A Roma non sarebbe mai successo, se ben ricordo sono tutti Figli dell’Amore Eterno.”
“Te mannavano a fanculo de corsa e con la mano indicavano pure la direzione! Daje!”
“Ah ecco. Quanta vitalità, fa bene al cuore.”
“Lo sai che sulla Metropolitana qui a Milano faccio il gioco della borsa? Quanto me diverto.”
“Che gioco è?”
“Appena salgo mi siedo ma non solo. Appoggio la borsa sul sedile vuoto a fianco così nessuno si può sedere anche se il vagone è pieno. E nessuno dice niente!”
“Sono riservati.”
“So’ froci! Milanesi tutti appesi! Tutti mi lanciano occhiate brutte guardando ma nessuno fiata. Tu provace a fa così a Roma. Gettano fuori dal finestrino te e la borsa!”
“Uno spasso.”
“Oggi solo dopo 8 fermate una mi fa “Sposta la borsa che mi siedo?”. Me so’ informata, era calabrese!”
“E che vuol dire?”
“Me so capita da sola. Tiè!”


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