GELOSIA!
“Dove sei stato?”
“Ciao tesoro,
eccomi a casa. Sono stato con degli amici tutto il pomeriggio.”
“Dove sei stato,
umano?”
“Tranquilla
tesoro, anch’io ho sentito la tua mancanza. Eccomi qua adesso. Mangiamo?”
“Aspetta…cos’è
questo odore?”
“Quale odore?”
“Tu non lo
senti, ma io sì.”
“Non capisco di
cosa tu stia parlando.”
“Hai un odore
strano. E questo?”
“Questo cosa?”
“E questo cos’è?
Questo pelo.”
“Ah, non lo so.”
“Qui ce n’è un
altro. E un altro ancora.”
“Che occhio
acuto che hai tesoro, io non vedo niente.”
“SEI PIENO DI
PELI! Dove sei stato?”
“Ma te l’ho
detto, a pranzo con amici, poi dopo pranzo siamo andati a casa di una amica che
ci ha offerto il caffè. Abbiamo chiacchierato e dopo son tornato da te.”
“E lì cos’hai
fatto? Dimmi la verità.”
“Ma niente te l’ho
detto, abbiam solo parlato.”
“E questi peli?
E questi peli?”
“Ah sì, mi
sembra di ricordare…forse c’erano anche dei gatti…sì, un paio…ma erano brutti,
non erano certo belli come te, cara.”
“E allora come
fai ad averli addosso? Ha la giacca piena di peli.”
“Ah sì, mi
sembra di ricordare che ne ho accarezzato uno. Forse gli ho fatto anche dei
grattini.”
“Cosa hai fatto?”
“E’ perché
altrimenti non si staccava più di dosso…ahia, cosa fai? Sta buona! Non mi mordere!
Attenta, mi fai male! Ahiaaa!!!!”
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