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domenica 22 maggio 2016

I LARI

Avete presente nel film, “Il Gladiatore” quando lui, nel silenzio della sua tenda, parla con le statuette e poi le bacia? Ecco, quelli sono i Lari, statuine che rappresentano gli antenati, le persone amate della famiglia. Nell’antica Roma erano diffusissime. A Pompei durante gli scavi ne hanno ritrovate a centinaia.
Nella pellicola del Gladiatore, film storicamente ben fatto (perché noi italiani non riusciamo a fare un film così? Perché? Che ci manca?), il protagonista si rivolge a loro quando vuole conforto, vuole prendere una decisione e non sa che fare. Intensissimo è il legame sacro che li unisce e se notate bene i Lari ritornano periodicamente nel film quando si vuole rappresentare un affetto forte.

“Usanze pagane, superstizioni, residui primitivi da cancellare”. Oh veramente? L’astronauta vola sulla luna ma nel suo portafoglio tiene sempre la foto della famiglia. E se fossi costretto a mettere in uno zaino tutta la mia vita quei ricordi sarebbero tra i primi che ci entrano. Ci sono cose più importanti dei soldi.

Molto spesso io ho pensato alle origini della mia famiglia ma si perdono nella notte dei tempi. Più aldilà del catanonno (il nonno di mio nonno) non sono riuscito ad andare. So che faceva il pescatore in un’isola siciliana, di più non so, è tutta fantasia. Ma da qualche parte è vivo in me. Quando vedo i pescatori, la vita dura e pericolosa che fanno, il mio pensiero va a lui. Vengo da una famiglia di pescatori.


E se parlo di loro, dei miei Lari, è perché anche io sono in un momento difficile della mia vita e non so che strada prendere. Ispiratemi, indicatemi la via. Voi che avete una conoscenza più grande. Per il bene che mi avete voluto, per l’amore che mi avete dato e trasmesso, ditemi, cosa devo fare? Mi guardano con occhi benevolenti, hanno fiducia in me.

https://www.youtube.com/watch?v=QznnNaSeRzw

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