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mercoledì 23 marzo 2016


UN PENSIERO FELICE

La bella moglie si avvicinó e diede un bacio alla guancia del marito, seduto sul divano che guardava il bambino giocare sul tappeto. La cena era stata buona e in casa c'era una temperatura deliziosa.
Il bambino giocava con le macchinine, imitando il rumore dei motori "Vruma! Vruma!" Non aveva nemmeno un anno e mezzo, forse era ora di dargli un fratellino. 
La donna si strofinó su di lui e sussurró in un orecchio all'uomo: "amore, questa sera…"
"Sì? Dimmi, tutto quello che vuoi" disse lui speranzoso. Il bambino li guardava.
La donna accarezzó i suoi capelli con un sorriso. "Questa sera…tocca a te mettere a letto il bimbo".
Se ne era dimenticato. Sua moglie era molto più intelligente di lui. La abbracciò. "Mi hai fregato. Speravo te ne fossi dimenticata anche tu. Ma come faccio? L'ultima volta ha pianto per mezz'ora."
"Raccontagli una storia."
"Non mi ricordo più le favole, lo sai."
"Inventare una."
"Aspetta, potrei raccontargli quella del capoufficio antipatico a tutti. Un vero orco, un babau. Proprio oggi gli hanno tirato uno scherzo feroce, potrei raccontargli quello."
"Non fare lo scemo. Guarda nella sua stanzetta, troverai il libro di favole regalato da tua madre. Io sto leggendo Peter Pan, gli piace molto."
L'uomo si alzó dal divano deciso. "Vada per Peter Pan allora! Bimbo bello, si va a letto!"
Il bimbo con ancora in mano le macchinine si mise a strillare.
"Devi cambiargli anche il pannolino!", disse la moglie ridendo mentre usciva con il bambino in braccio. Era in trappola. Però era vietato lamentarsi, se lui aveva combattuto con cento pannolini lei ne aveva cambiati almeno mille.
"Servizio completo, eh? Dai bimbo bello, è ora della nanna. Ma prima… pannolino!"

Più tardi, dopo i soliti pianti e strilli, la scena era molto più tranquilla. Il padre stava leggendo Peter Pan ad un figlio che non aveva nessuna voglia di addormentarsi. Era arrivato al punto in cui Wendy deve imparare a volare insieme a Peter Pan.
Solo che c'era un problema, Wendy non aveva mai volato in vita sua, con grande meraviglia di Peter. E allora, cosa si poteva fare? A Peter Pan venne una idea, consigliò a Wendy di pensare ad un pensiero felice, e con quel suggerimento Wendy riuscì a volare!

All'uomo questo punto della storia mentre la leggeva piaceva molto. "Ma sì -pensó- tanto non mi guarda nessuno a parte il bambino". Posò il libro per terra e si mise a braccia aperte, imitando un aeroplano e facendo i suoni con la bocca. "Guardami, sto volando!" Esplorava ogni centimetro d'aria della stanza mentre il bambino lo guardava con le manine attaccare alla culla e la bocca aperta. "Volo! Volo"


Il padre non poteva immaginarlo, ma quello sarebbe diventato uno dei pensieri felici del figlio, un ricordo talmente profondo che il bimbo diventato uomo non ne avrebbe avuto alcun ricordo. Tutto è possibile in questo mondo, anche per te! Anche tu puoi volare!

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