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martedì 16 febbraio 2016

PIPI’ INSIEME

“Posso fare la pipì adesso insieme con te? Io nella lettiera, tu nel gabinetto. Non ti darò fastidio, mi accuccio qui piccola piccola vicino a te.”
“Lo sai che non provo fastidio, tu per me sei come…sei come…non so come, però ti prego stai vicina a me. Mi fa bene averti vicino.”
“Quella signora che viene ogni tanto dice che mi vizi. Non so cosa significa, è una brutta parola?”
“Lascia perdere, non ci pensare. Veramente, non è importante.”
“Sì, anche io ho avuto questa sensazione. Non è nulla. Mi metto qui vicino a te allora.”
“Brava che sei. Tesoro, già che ci sei voglio confessarti una cosa. Le prime volte che mi seguivi qui dentro sai che lo trovavo curioso? Mi faceva quasi ridere, una stranezza della natura. Poi ho capito che mi imitavi senza capire. Come i bambini piccoli che prima imitano i grandi e solo dopo capiranno.”
“A volte mi sento tanto piccola di fianco a te. Sono una sciocca a sperare che tu mi ami?”
“Amore, hai solo sei mesi di vita, è ovvio tutto questo, è normale questa intimità. Non ti stupire. Ci pensavo ieri, tu in questa vita hai conosciuto solo questa casa, per forza io sono diventato il tuo punto di riferimento. Non è che volessi questo quando ti ho portato qui con me ma le cose vanno così.”
“Quali cose?”
“Ti farà sorridere ma sento che è una responsabilità, ti sto insegnando a vivere. Come sarai, dipende anche da quello che oggi sono io. Tu non sei solo istinto, sei anche affetti e gli affetti si formano ogni giorno. Anche facendo pipì insieme. E sai cosa desidero per te?”
“Una lettiera pulita?”
“Sciocchina. Che tu non abbia paura del mondo.”
“Ah ecco perché ogni volta che arriva qualcuno a trovarci gli dici di darmi la pappa buona e non le solite crocchette!”
“Certo, perché io voglio che tu abbia fiducia nel mondo, negli estranei. Non bisogna avere paura del mondo, è un posto meraviglioso.”
“Ti voglio bene.”
“Te ne voglio anch’io. Dai, andiamo a letto ora. Quando ogni sera ti accarezzo il manto è bellissimo, mi ricorda di quando passavo le dita tra i capelli di una donna. Dolcezza infinita.”
“Come sei sentimentale.”

“E’ vero. Ma non mi importa, per me va bene. Per te?”

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