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sabato 27 febbraio 2016

LIVIDI D’AMORE

“Che cos’hai alla mano? E’ tutta piena di graffi!”
“Ho una gatta e quando la accarezzo mi mordicchia, per dimostrarmi che è contenta.”
“Veramente? E se è arrabbiata che fa, ti salta addosso?”
“Non si vede, ma ho anche le caviglie piene di segni.”
“Ma scusa, tu non le dici niente? Non la educhi?”
“Fosse facile. I gatti non sono cani, che obbediscono mansueti al padrone. Se la sgrido quando esagera oppure le dò uno scapaccione in quel momento scappa via. Ma subito dopo torna e presto More riprende con i morsi e gli agguati. All’inizio magari piano ma poi sempre più forte.”
“More?”
“Come a-more, ma senza la a. La a la riservo agli esseri umani. Lei però ha tutto il resto.”
“Ti sei fatto mettere sotto da una gatta, eh? Senti, ma di solito non sono animali docili? Non mi sembra tanto affettuosa questa.”
“Oh ma lei è affettuosa, di questo son certissimo. Anzi ti dirò, i morsetti sono uno dei modi in cui dimostra il suo sentimento. Sin da quando era piccolina morde.”
“Pensavo che dimostrassero affetto facendo il pigia-pigia.”
“Anch’io la pensavo così, ma lei di pigia-pigia ne fa poco. Quando si sdraia su di me e inizia con le fusa, dopo arrivano puntuali morsetti e artigli.”
“Tagliale almeno le unghie!”
“Eh sì, adesso il gatto si fa fare la manicure! E poi accorciare le unghie ai felini è pericoloso. Zampate a parte, vicino alle unghie passano vene e nervi che è meglio non toccare.”
“Cosa fai allora, ti rassegni ad avere le mani piene di graffi? Non è tanto bello presentarsi sul lavoro così, chissà cosa pensa la gente. Senti, ti do un consiglio, so che le vuoi bene ma cambia gatto.”
“Ah no, questo mai. Mi sarebbe piaciuto averla più dolce, ma è come per i bambini, si prende quello che arriva. E di cosa pensa la gente me ne frego. Tanto non sono perfetto nemmeno io. Comunque mi sono premunito, ho la casa piena di tiragraffi, spesso si sfoga con loro.”
“E se ti viene una infezione?”
“Ma perché sei così disfattista? Nessuna infezione, anzi non devo nemmeno disinfettare. Sono scalfitture superficiali, fidati, poco profonde. In faccia per esempio non mi ha mai graffiato. A modo suo questa gatta mi ama e rispetta.”
“Tu sei matto.”
“Forse. Il fatto è che lei ha una sua personalità, ben precisa che non si può cambiare. E’ selvatica, ama passionale, è irrequieta, è fatta così e bisogna rispettarla. Non è vero che i gatti sono tutti uguali. La riconoscerei tra 100.”
“Sarà. Certo che quando ami tu ti abbandoni. Ma io non mi farei trattare in questo modo da un gatto.”
“Sono lividi d’amore quelli che ho sulle mani, io li vedo così e ne sono orgoglioso. Tu non sei d’accordo?”
“Basta, ci rinuncio. Non vi capirò mai a voi.”

(Quanto mi faceva sorridere questa canzoncina dello Zecchino d'Oro. Profetica!) https://www.youtube.com/watch?v=RnHSvsW0MII

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