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martedì 9 febbraio 2016

LA STRAORDINARIA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA
“Ragazzi, ho scoperto una roba…”
“Dicci dicci.”
“Aspetta però. Prima faccio una premessa.”
“Ma è lunga? No, perché la parola premessa ha il magico potere di farmele girare da subito.”
“No no, tranqui. Voi sapete che ognuno di noi per il vestire ha il suo stile no? Che bene o male ci vestiamo sempre uguale, no?”
“Ovvio, ci ho messo anni per perfezionarlo ma adesso sul lavoro indosso la mia uniforme e me la tengo ben stretta, giacca cravatta camicia. Al massimo cambio cravatta.”
“Bravo, sei come me. Il mio sogno è essere come Einstein, che nell’armadio teneva 10 giacche pantaloni e camicie tutte uguali. Ogni mattina ne indossava una pulita e olè aveva risolto.”
“Un genio. Sempre detto.”
“Orbene, voi sapete che invece le donne si cambiano il vestito tutti i giorni, avete presente?”
“Sì è vero! Una volta ne ho conosciuta una che si cambiava il vestito anche due-tre volte al giorno! Un delirio.”
“E sapete perché lo fanno?”
“Perché sono pazze.”
“No.”
“Perché sono frivole e vanitose?”
“No no”
“Perché sono str… dolcemente complicate, come si dice adesso?”
“Acqua acqua. Sentite a me, cose inutili. Ho scoperto che le donne si vestono a seconda di come si sentono dentro!”
“In che senso?”
“Ma sì! Guarda, quando l’ho scoperto bang! Si è illuminato un faro. Vuoi capire cosa sta pensando una donna? Come si sente dentro? Guarda come è vestita: se quel giorno si sente frizzante sarà tutta colorata, se triste si vestirà di scuro, se si sente bella attiva si veste giovane, se aggressiva veste leopardato, se vuol sedurre ha lo spacco alla gonna etc. E poi lunga, corta, scollata, ogni dettaglio manda messaggi. E occhio agli accessori, spesso dicono tantissimo.”
“Veramente?”
“Sì sì!”
“Vuoi dire che si riesce a capire cosa ha dentro una donna dal suo abito? Diobono, ma questa è una scoperta pazzesca! E io che mi ero sempre scervellato. Ma tu guarda…”
“E non finisce qui: avete presente quelle donne che dicono Uff, non ho niente da mettermi…”
“Come la mia sabato sera. Come mi ha fatto incazzare, ha due armadi pieni di robe e non sa cosa indossare. Ma cosa vuole? Io al confronto ho solo due cassetti.”
“Secondo la mia teoria sapete cosa vuol dire?”
“Boh. Non ne ho idea.”
“Che non sa cosa mettere perché è tutta agitata e non ha capito come si sente dentro.”
“Ahhh come dicono i marinai allora, nessun vento è buono se il capitano non sa dove andare.”
“In quel caso sapete cosa bisogna fare? Io l’ho provato un paio di volte e funziona. Lo dico solo a voi ma per ora è un segreto. Pronti?”
”Vai, siam curiosi. Io più che incazzarmi non saprei che fare.”
“Bisogna prenderla per mano, sedersi e parlare dolcemente con lei, cercando di capire cosa la agita. Insomma ascoltarla, rassicurarla. Un gesto in fondo semplice.”
“Ahhhh, e quanto ci vuole?”
“A volte basta quarto d’ora, ma spesso ci vuole di più.”
“Allora bisogna parlare con lei. Fare questo sforzo.”
“Parlare con lei, sì.”

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