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giovedì 31 luglio 2025

CANZONE CHE PENSAVO FOSSE DI UN ALTRO ARTISTA

(Avvertenza: post dedicato ai vecchi rocker)

Quando ho sentito per la prima volta questa canzone ho pensato "Toh guarda, una canzone dei Led Zeppelin che non conoscevo". Stessa voce potente, stessa chitarra piena di riff, stessa batteria cattiva. Mi sono informato e invece erano un giovane gruppo del Michigan che va per la maggiore, tal Greta Van Fleet!

(la canzone che mi ha ingannato. Ascoltatela ad occhi chiusi e ditemi se non vi rammenta…)

https://www.youtube.com/watch?v=aJg4OJxp-co&list=RDaJg4OJxp-co&start_radio=1

Che questi ragazzi soffrano del pericoloso morbo chiamato "zeppelinite", che tante vittime ha mietuto nel globo, è evidente. Soprattutto il cantante pare dal timbro vocale un Robert Plant redivivo (cosa non affatto semplice, stiamo parlando di un God of Rock… pardon di un essere umano speciale), anche se il "look" è molto diverso. Questi ragazzi statunitensi li ho ascoltati in altri brani e devo dire che son bravi, proprio bravi. Una furtiva lacrima mi scende dall'occhio, rock will never die.

Pure lo stesso Robert Plant riconosce la loro bravura: sempre attento alla scena musicale, in questi anni ha sentito vari cloni, tutti di una noia mortale, questi invece hanno la grinta giusta. Il cantante assomiglia ad uno che conosce bene 😊. Purtroppo, con altro humour tutto inglese, ammette che li odia perché sono assai giovani 😁

(l'intervista in cui Plant elogia i Greta van Fleet)

https://www.youtube.com/watch?v=ePIAaQwYMaM

E lasciatemi sognare… una esibizione in cui si assiste ad un simbolico passaggio di consegne tra Robert Plant e il cantante John Kiszka dei GVF, in cui intonano insieme Immigrant Song e i vichinghi ancora remano tutta la notte per sbarcare sulle nostre spiagge, martello degli Dei. Valhalla sto arrivando.

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