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lunedì 4 giugno 2018


LA MAMMA TIGRE E LA MAMMA CHIOCCIA

Su “Repubblica” di oggi si parla del Gaokao, il severissimo test per essere ammesso nelle Università cinesi.
Ho un ricordo personale a proposito: una psicologa cinese me ne parlava tra le lacrime ancora dopo tanti anni. La sua era una “mamma tigre”, come chiamano in Oriente quelle madri severe che pretendono sempre il massimo dai figli: sveglia alle 6.00, studiare 14 ore al giorno, nessuno svago, “prendi il voto migliore altrimenti disonori la famiglia”. Per anni lei aveva vissuto nel terrore.

Sembra una esagerazione ma è un tipo di genitore molto diffuso, anche da noi. E non è detto che fare la “mamma chioccia” ottenga risultati migliori.
Che soluzione adottare allora? Non lo so, veramente non lo so, bilanciare “mazze e panelle” come nel famoso proverbio è più semplice a dirsi che a farsi. Valanghe di parole per definire il “buon” genitore e poi alla fine uno segue i consigli della bisnonna.

Scriveva già Freud che “Educare è uno dei tre compiti impossibili -gli altri due sono curare e governare-, si sbaglierà comunque”. Allora farò del mio meglio, poi accada quel che deve accadere.
I figli non perdonano nulla (lo so bene pure io). Difficilissimo essere genitori. E rischi che una figlia per scappare da te vada nell’altra parte del mondo.



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