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sabato 2 giugno 2018


AMBARABBA’ CICCICOCCO’

Ambarabbà ciccicoccò,
tre civette sul comò
Che facevano l’amore con la figlia del dottore
Il dottore si ammalò
Ambarabbà ciccicoccò

Ambarabbà ciccicoccò
Ecco come si ammalò:
Dopo il bagno scivolò e una costola incrinò
Vuoi sentire un parolon?
Ambarabbà ciccicoccò

Ambarabbà ciccicoccò
La mia gatta mi guardò
Era insieme alle civette che palpavano le tette
Su, rialzati dottor!
Ambarabbà ciccicoccò!!!


…Scusate se le rime non sono perfette ma è stata improvvisata qualche giorno fa mentre ero ignudo sul pavimento del bagno tipo Quattro di Bastoni, dopo una caduta rovinosa con annesso colpo alla costola. Male boia. Lo sapevo che l’acqua era troppo calda, la sclerosi non perdona certe cose.

L’ultimo Ambarabbà ciccicoccò è stato gridato mentre mi rialzavo.
La cosa seccante è che mi ero impolverato tutto e dunque anche se malandato dovevo rilavarmi. A proposito, come si tratta una costola sbeccata? Io sto a letto e scrivo.



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