BIRILLO
“Che bravo ragazzo sei, Luca.”
“Stai
dicendo a me?”
“Sì, hai
un cuore grande.”
“Scusa,
sei impazzita?”
“No, dico
quel che sento.”
“Scommettiamo
che adesso ascolti qualcosa che ti farà cambiare idea?”
“Impossibile.”
“Allora
senti qua. Ti racconto una storia di quando ero ragazzino. Devi sapere che il
bambolotto preferito di mia sorella si chiamava Birillo, se lo portava sempre
dietro, anche di notte.”
“E’
normale. Tutti i bambini hanno la loro bambola preferita, come la copertina di
Linus. Tutto regolare.”
“Ma tu non
sai cosa facevo io quando litigavo con mia sorella e volevo vendicarmi. Non
potevo toccarla perché altrimenti mia
madre me ne avrebbe date il doppio. Allora….”
“Allora?”
“Allora
andavo sul suo letto, prendevo Birillo e iniziavo a picchiarlo davanti a lei.”
“Cosa?”
“E mi
ricordo che lei piangeva e piangeva mentre io continuavo impassibile a
percuotere il bambolotto da tutte le parti. Hahaha perfido me!”
“Che
cattiveria!”
“Io ero
più alto di lei e lo tenevo in aria. Lei cercava inutilmente di raggiungerlo e
io continuavo a percuotere Birillo. Hihihi povero Birillo, quante ne ha prese.”
“Che
stronzo che sei!”
“Vedi che
ora la pensi diversamente?”
“Non lo
sapevo!”
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