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sabato 15 marzo 2025

E SE SI AGGIUNGESSE ALLA CARTA DI IDENTITA' IL SEGNO PARTICOLARE "QUORANO"?


Già mi immagino l'impiegato all'anagrafe che urla ai colleghi "Aò, eccone un altro indeciso se dare il Qu or l'ano"! E giù che ridono. E io lì in fila imbarazzato che lancio entusiastici pensieri a chi ha avuto la brillante idea

venerdì 14 marzo 2025

LE PAROLE DELLA MUSICA METAL

Come qualcuno di voi saprà, ho suonato il basso elettrico in un gruppo pop negli anni '80. Ne ho parlato ogni tanto qui su Quora. Bei tempi. Avevamo la zòvane testa piena di sogni e questa storia comincia così.

Con tutti i nostri sudati e giovanili risparmi decidemmo di incidere le canzoni nostre in un piccolo studio di registrazione alla periferia di Milano, gli Hammill Studios (un tartarino d'oro a chi se li ricorda). Ci buttiamo. E anche il vostro affezionatissimo volle partecipare con una sua composizione, una ballata romantica: inciderla fu meraviglioso, in quei momenti mi sentivo tanto la versione italiana di Elvis Costello.

Insomma, una figata pazzesca. Cantarla a 20 anni davanti al microfono per me fu un intimo inno di gloria. Tutti suonammo al meglio ma quando finalmente la riascoltammo in religioso mutismo ci accorgemmo di un fatto orribile... In uno dei momenti culminanti della ballata qualcuno aveva registrato versi orribili come se stesse vomitando!

Nella piccola ed elegante sala di registrazione ci guardammo tutti attoniti. Come…cosa…perché? Il tecnico, un ragazzo anche lui alle prime armi, sudò sette camice per scovare il responsabile tra le varie piste musicali (e nel 1984 non era affatto facile, mica eravamo ad Abbey Road). Alla fine si scoprì l'arcano: il nostro nastro non era vergine ma era stato in precedenza usato da un gruppo metal di GRIND CORE, quelli che al posto delle parole emettono versacci. Era stato tutto cancellato ma il vomito era, mistero, rimasto.

(una video compilation di band grind core. A me fanno ridere ma sono LE MIGLIORI)

https://www.youtube.com/watch?v=5R9Arg-rcd4

Per cui se qualcuno ha l'ardire di chiedermi quanto sono belli i testi metal io sospiro e rispondo che non capisco bene le parole.

COME ANDO' A FINIRE: eseguii dal vivo solo una volta la ballata. Infatti al momento culminante e poetico tutto il gruppo alle mie spalle si metteva a vomitare ridendo. Non si tratta così Elvis Costello! Maledetti!

martedì 11 marzo 2025

PERCHE' LE DONNE SI UBRIACANO PIU' FACILMENTE DEGLI UOMINI?

Ci sarà sicuramente una ragione scientifica, ma la cosa è risaputa fin dall'antichità e in molti mettevano in guardia. Come già ammoniva Madame de Pompadour, che con esprit de finesse tutto francese sosteneva che "lo champagne è l'unico vino che rende una donna più bella"

(Madame de Pompadour, la elegante e potente favorita di Luigi XV° di Francia)

https://it.wikipedia.org/wiki/Madame_de_Pompadour

domenica 9 marzo 2025

GENE

Leggere oggi (9.3.25) delle modalità della morte di Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa nella loro villa mi ha ferito. I loro corpi oltre a quello del cane, morto pure lui, sono stati trovati senza vita. Inizialmente tutte le ipotesi erano aperte: omicidio, suicidio collettivo, avvelenamento… ma qualcosa non tornava. Naturalmente Hollywood alla morte del celebre ma anziano (95) attore si è scatenata.

A poco a poco sono emersi macabri dettagli sulla loro morte. Infatti la moglie (63 anni) purtroppo è morta sul colpo per un virus mentre era nel bagno di casa e l'attore, devastato dall'Alzheimer, ha passato una settimana a letto denutrito, morendo di stenti. Anche il cane, che latrava chiuso in gabbia, è morto di fame. Rimando all'articolo per i dettagli. Avvertenza: astenersi cuori sensibili.

MSN

PENSIERI SPARSI:

A. possibile che nessuno si sia accorto di nulla? Possibile, neanche una telefonata, una visita, un amico/a… nessuno. Penso non solo a lui, ma pure a lei. Non lasciare soli gli anziani. Si dice spesso ma non si fa mai. Aspetta, oggi ho telefonato alla mia anziana madre?

B. Che te ne fai di un patrimonio di 90 milioni di dollari se devi morire così? Oh, naturalmente ci saranno grandi funerali con gli eredi in prima fila. E dato che la bara non ha tasche si lascerà tutto ai posteri. Che non so quanto se lo meritano. Ipocriti.

C. oh come son contento di vivere in una casa di ringhiera della vecchia Milano, con tanti vicini che ogni giorno mi passano a trovare. L'isolamento di questi ricconi fa sì che queste grandi ville diventino grandi bare. Mi chiedo sempre perché poi la gente viva l'isolamento come un segno di ricchezza. Mah, per me è il contrario ma sono troppo cittadino.

D. mutatis mutandis, questo evento mi ha riportato in mente il caso nostrano della Pifferi, l'infanticida che se ne è andata in vacanza lasciando la neonata sola in casa a morire. Che strillava inutilmente, nessuno veniva. Non è solo l'isolamento che uccide, anche l'indifferenza. Me lo ricorderò la prossima volta, prima di voltare la testa.

E. mi sono chiesto… cosa è passato nella mente di Gene quella settimana, ho tentato di immedesimarmi e c'erano tanti scenari. Ha capito quello che gli stava succedendo? Di essere rimasto solo? Ha provato a fare qualcosa? Ha avuto un attimo di lucidità o l'Alzheimer l'aveva completamente rovinato? Si dice che non l'abbiano trovato a letto, ma denutrito vicino alla porta.

F. questa storia mi rafforza sempre più una convinzione, una idea che portavo dentro sin da giovane quando frequentavo da studente gli ospedali. Ed è qualcosa a cui io ritengo hanno diritto tutti ma veramente tutti. Ognuno di noi ha il diritto di morire bene, serenamente. Ci ho pensato molto e per me è così. Mi dispiace, Gene.

giovedì 6 marzo 2025

BLIND TOM

Ho sentito questa storia incredibile che condivido con voi. Ognuno di noi, anche i più sfortunati, ha un dono. Qualcuno sa se esistono antiche registrazioni?

"Nel 1849, in una piantagione della Georgia, nacque un bambino che sembrava destinato a essere dimenticato dalla storia. Thomas Wiggins, conosciuto in seguito come Blind Tom, venne al mondo in un’epoca in cui essere cieco significava essere considerato inutile nel crudele sistema schiavista del sud degli Stati Uniti. La sua vita iniziò con il rifiuto: non poteva lavorare nei campi, così il suo padrone contemplò l’idea di disfarsi di lui. Ma il destino aveva altri piani.

Fin dalla più tenera età, Tom dimostrò una fascinazione ossessiva per i suoni. Mentre gli altri bambini giocavano o lavoravano, lui passava ore ad ascoltare il vento tra gli alberi, il gocciolio della pioggia o il cigolio delle assi di legno della casa. Qualsiasi rumore sembrava catturarlo in un mondo tutto suo.

Un giorno, quando aveva quattro anni, Tom trovò un pianoforte nella casa del suo padrone, James Bethune. Con grande sorpresa di tutti, senza aver mai ricevuto una lezione, si sedette e iniziò a suonare. All’inizio i suoni erano caotici, ma rapidamente cominciò a riprodurre le melodie che sentiva in casa con una precisione impossibile per qualcuno che non aveva mai toccato uno strumento.

Bethune, resosi conto di avere tra le mani un prodigio, decise di sfruttarlo. Lo fece addestrare da insegnanti di musica e iniziò a portarlo in tournée, presentandolo come un fenomeno della natura. Col tempo, Tom riempì teatri in tutti gli Stati Uniti e in Europa. Era in grado di ascoltare un brano musicale una sola volta e ripeterlo nota per nota, persino pezzi complessi di compositori come Beethoven o Chopin. Ma il suo talento andava oltre la semplice imitazione: improvvisava, componeva e infondeva alla musica un’anima propria.

La gente accorreva in massa per vederlo. Non solo perché era un virtuoso, ma perché il suo modo di suonare era viscerale, come se la musica parlasse attraverso di lui. Si dice che fosse in grado di imitare con il pianoforte qualsiasi suono udito, dal cinguettio degli uccelli al fragore di una tempesta.

Tuttavia, la sua vita non fu mai veramente sua. Nonostante la fama e il denaro che generava, non fu mai libero. I suoi guadagni finivano nelle mani della famiglia Bethune, e Tom, con una mentalità infantile che oggi potrebbe essere ricondotta all’autismo, non comprese mai del tutto lo sfruttamento a cui era sottoposto. Trascorse la sua vita spostandosi da un luogo all’altro, suonando su palcoscenici sfarzosi, ma senza avere alcun controllo sul proprio destino.

Con il passare degli anni, la fama di Blind Tom iniziò a svanire, sebbene il suo talento non diminuì mai. Morì nel 1908, dopo aver suonato per presidenti, musicisti di fama e migliaia di spettatori rimasti incantati dal suo dono.

Oggi, il suo lascito continua a vivere. La sua storia ha ispirato musicisti come Elton John, che gli ha dedicato la canzone The Ballad of Blind Tom. E sebbene il suo nome non sia ricordato quanto quello di altri geni musicali, la sua storia è una testimonianza del potere dell’arte, della resilienza e del mistero del talento umano.

Blind Tom non vedeva il mondo, ma lo ascoltava in un modo che nessun altro poteva. E attraverso la sua musica, riuscì a far sì che anche gli altri lo ascoltassero."

COME REAGIRE QUANDO UN BULLO TI MINACCIA

Una buona risposta l'ho avuta guardando il recente (28.2.2025) incontro-scontro diplomatico alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky. Prima della classica cena con seguente firma dell'accordo di aiuti, c'era il classico incontro davanti alle telecamere in mondovisione.

Di solito questi incontri diplomatici terminano con risaputi grandi sorrisi e strette di mano e hanno una risonanza mediatica bassa. Non questa volta. Dopo 40 minuti di volemose bene negli ultimi 10 minuti è scattata una manovra, evidentemente preparata, da parte di Trump e del suo collaboratore, il vice presidente Vance. Era una trappola.

NOTA BENE: NON INTENDO DIRE CHE UNO AVESSE TORTO E L'ALTRO RAGIONE. QUESTO SARA' SOLO LA STORIA A DIRLO. QUI VOGLIO SOLO DARE UN PARERE DA PSICOLOGO SU UN COMPORTAMENTO.

Con fare da bullo, Trump ha più volte interrotto Zelensky mentre parlava e chiedeva garanzie, alzando la voce, accusandolo di aver provocato l'aggressione e che per colpa sua si rischiava addirittura la terza guerra mondiale (!!). Il suo collaboratore intanto gli dava manforte (perché è risaputo che i bulli non agiscono mai da soli, non ne hanno coraggio, si sentono forti solo in gruppo).

E Zelensky come ha reagito? Sorprendentemente ha mantenuto la calma, ribattendo paziente a tutte le accuse e senza alzare mai la voce. Era ben consapevole di essere nella tana del lupo ed è riuscito a non trascendere o esagerare. E' stato molto bravo Z a mantenere la calma, non so se io ci sarei riuscito.

Non vi nascondo che, osservando i modi irritanti e simil mafiosi di Trump, avrei voluto assestare qualche colpo di kung fu al suo faccione da bamba biondo (come si vede in questo spassoso video fatto con la AI https://www.youtube.com/shorts/V_aqhyr1CpY ), ma alla fine devo riconoscere che in quei momenti la rassegnata calma di Z era la cosa giusta da fare. Guai se avesse perso la calma, se avesse reagito alle provocazioni, adesso l'Ukraina sarebbe ancora di più nei guai.

Però, che classe. Una lezione appresa da un ex comico, che si è dimostrato molto ma molto più "signore" dei suoi plurilaureati avversari. E' nei momenti critici (e le provocazioni lo sono, anche su Quora) che esce fuori il vero io delle persone.

RESILIENZA

"Resilienza" è un termine di moda. Magari una volta esisteva ma non si usava, se non in ambito ecologico o metallurgico. Posso assicurare che in ambito psicologico era una perfetta sconosciuta. Negli ultimi dieci anni però ho incominciato a leggerlo un po' da tutte le parti, ma che vuol dire?

Psicologicamente parlando (il mio campo) da quel che ho inteso la Resilienza è quella capacità che ha una persona di reagire indomita alle avversità. Avere resilienza significa essere determinati, quasi cocciuti, una persona che va avanti nonostante tutto, che non si lascia abbattere da difficoltà e imprevisti, che crede veramente in quello che fa. Sicuramente conoscete anche voi persone così.

Essere "resilienti" è una qualità che risulta molto importante nella vita e spesso fa la differenza. Chi non ha Resilienza si lascia andare, accetta brutti compromessi e ingiustizie, non reagisce bene alle sconfitte, non lotta più etc.

Però… aspetta un momento. Il concetto esisteva già ai miei tempi (scorso millennio, giurassico), ma non si chiamava Resilienza bensì Resistenza. In ambito psicologico è la stessa cosa, guardate. Pur con tutta la buona volontà non noto differenze sostanziali.

E allora perché al posto di Resistenza oggi si usa Resilienza? Qui le cose si fanno interessanti. A mio personalissimo parere per un motivo "politico". Resistenza rievoca infatti subito i partigiani, la lotta al fascismo etc. Non è un termine neutro che possa essere usato anche da esponenti di destra. A loro usare il termine Resistenza, pur se importante, dava fastidio.

E allora che facciamo? Cambiamo il termine, è la stessa cosa ma adesso è più "inclusivo", potrebbero usalo anche a destra, anche la Meloni (vedi il PNRR varato dal governo, cioè il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il piano per rilanciare l'economia).

Visto come il politicamente corretto si insinua nella vita quotidiana, sia a destra che a sinistra? Basta esserne consapevoli. Vieni qui vecchio partigiano, brindiamo ad un vocabolario perduto.

mercoledì 5 marzo 2025

ENTRISOLOSESORRIDI

Da quanto tempo non entravo in questo forum, ormai abbandonato. Ieri per nostalgia sono ritornato per un giro, ho letto post che avevo dimenticato e... ho visto tanti nomi di gente morta. Tanti. Sinisa, Cirli, Pacotom, Syria, Marta e altri che mi addolora ricordare. Girando per il forum mi sembrava di passeggiare in un cimitero. Che malinconia, forse non sembrava ma ero affezionato a tutti.

Ciao ragazzi, come è andata? Poteva andare diversamente? No, la cura non è ancora uscita, voi ora sapete meglio di me perché. Come si sta lì?
Sono stato a parlare un po' con tutti, rievocando tempi passati, in cui avevamo delle speranze. Poi il tempo è finito e sono tornato alla mia scomoda vita.



sabato 1 marzo 2025

AMORE DI NONNI

“Ciao Luca, sono Giacobbe. Scusa se non ti ho chiamato prima, ma ho passato un periodaccio.”

“Uè Giacobbe, è settimane che non ti sentivo, che voce hai. Che succede? E come sta tuo figlio Samuele?”

“Anche per lui ti chiamavo, si è ficcato in un pasticcio.”

“Ancora?”

“Sai che aveva dei piccoli precedenti da minorenne, ma che dopo la nascita della figlioletta, la nostra nipotina, aveva messo la testa a posto. Essere padre gli aveva dato una scossa.

“Meno male, una storia che finisce bene una volta tanto.”

“E invece no. Siamo venuti a sapere che ha mollato il lavoro, che lui e la ragazza si sono separati e che hanno ripreso entrambi una vita da sbandati. La madre va a ballare tutte le sere e dorme fino a mezzogiorno. Si fuma le canne, in quella casa c’è una puzza… Si vuole divertire adesso che è giovane dice.

“E la bambina? Ha due anni mi pare.”

Due anni e mezzo ed è abbandonata a se stessa. Povera piccola, che pena. Noi come nonni andiamo ad aiutarli, facciamo il possibile, ma la madre fino a mezzogiorno non apre. E quando lo fa troviamo la piccina sempre col pannolino sporco e affamata.”

“E Samuele che è il padre?”

“Figuriamoci. Anche lui si è messo a frequentare postacci, gente balorda. Figurati che un mese fa si è preso la scabbia.”

“La scabbia! Per quanto ne so è una malattia da ambienti molto degradati. Pensavo che in Italia fosse sparita.”

“E invece c‘è ancora. E inoltre adesso gli stanno per arrivare i processi per tutti i furti commessi. Samuele rischia una pena pesante.”

“Mi spiace Giacobbe, è una situazione difficile. Ma la nipotina? Pensiamo a lei. Perché non la prendete in affidamento voi nonni?”

“I Servizi Sociali ci hanno già anticipato che lavorando ancora entrambi, non abbiamo possibilità di tenere la nipotina. Ed inoltre è meglio non abbia nessun tipo di rapporti coi genitori naturali, pessime figure. Probabilmente la daranno presto in affidamento a qualche famiglia.”

“E tu, Giacobbe, cosa ne pensi? Sei d’accordo?”

Guarda Luca, te lo dico con la morte nel cuore, io ci ero affezionato a quella bambina. Ma da nonno a questo punto ci rinuncio, dico che è meglio che la bambina venga affidata ad una famiglia esterna e che non abbia più contatti con noi. E prima succede meglio è. Non la vedremo più ma almeno farà una vita migliore.”

“Mi spiace Giacobbe, sento che a questa nipotina eravate affezionati.”

“Io come nonno non voglio che la bambina soffra ma entrambi i genitori vogliono fare la bella vita, senza pensare a lei. Gli abbiamo spiegato cento volte che adesso hanno delle responsabilità, dei doveri, che c’è una creatura innocente, ma loro niente. Dove abbiamo sbagliato, Luca? Abbiamo fatto il possibile e adesso non la vedremo mai più, mai più...” (tace, lo sento singhiozzare)

EDIT: diventare genitori per molti è una splendida avventura, ma per qualcuno è (incredibile a dirsi) purtroppo solo una seccatura, se non peggio