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domenica 5 settembre 2021

 LA BATTAGLIA DEL 429

Troppo costosa, troppo lontana, troppo difficile da difendere. Alla fine fu abbandonata e così agli inizi del 400 l’esercito romano se ne andò lasciando la Gran Bretagna al suo destino, dopo che Giulio Cesare l’aveva conquistata tanti anni prima (aspetta, proprio come gli USA in Afgh...ma no è diverso).

I britanni, che ormai si erano latinizzati e convertiti, erano disperati. Orde di barbari premevano ai loro confini e nessuno li avrebbe più aiutati. Sassoni e i feroci pitti -i guerrieri dipinti di blu visti in Braveheart- stavano arrivando, il terrore si diffuse.

Fu allora che il vescovo Germano, ex soldato, ebbe una idea. Radunò lo scarno esercito che aveva e la mattina di Pasqua lo mise su una collina ad attendere la marea dei barbari. Quando furono vicini, Germano gridò a suoi soldati tre volte Halleluyah! Al che tutti risposero con un possente HALLELUYAH! Il cui rimbombo spaventò così tanto i superstiziosi nemici che fuggirono spaventatissimi. I pochi che rimasero furono facile preda dei britanni. Gli invincibili barbari erano stati sconfitti!

Era la Pasqua del 429 e questa fu la Battaglia dell’Halleluyah.

Considerazioni:

La storia si ripete: se non sei in grado di gestirlo, cosa cavolo conquisti un territorio? Vola basso e stai sin dall’inizio a casa tua che è meglio, che poi quando te ne vai ti lasci indietro solo casini.

Forse i nostri antenati non erano quei grezzoni che immaginiamo, in caso di inferiorità numerica sapevano usare al momento giusto strategie non convenzionali.

Importante in battaglia è essere compatti e mostrare un fronte unico, soprattutto quando hai davanti nemici magari valorosi ma arretrati. La tua disciplina sanno bene che è invincibile.



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