CHE SUCCEDE A UNA PERSONA QUANDO USCENDO DI GALERA NON HA NE' FAMIGLIA NE' CASA? VERREBBE SBATTUTO IN MEZZO ALLA STRADA?
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martedì 7 settembre 2021
PERCHE' PONIAMO I LIBRI IN ORIZZONTALE E NON IN VERTICALE?
(AVVERTENZA: POST DEDICATO A CHI AMA I LIBRI E QUELLA ROBA LI')
Risposta mi pare evidente: come sa chiunque abbia tanti libri, è molto meno faticoso estrarre un libro quando è verticale piuttosto che quando è sepolto sotto una pila di altri libri. Questione di praticità insomma.
Chi però ha tantissimi libri (e quindi problemi di spazio) sa bene però che i libri in verticale hanno un difetto: prendono più spazio di quanto dovrebbero. C'è sempre uno spazio vuoto tra gli scaffali e i libri. Paradossalmente questo spazio viene riempito da altri libri ma in orizzontale!
E così alla fine orizzontale e verticale coesistono. Anzi, è per me un segno distintivo di una mente fervida, che non si ferma al tutto bello ordinatino. Amo quando entro in una casa e noto nella libreria il caos creativo.
"Scusate il disordine". Scusate un cavolo, abbracciamoci. Sono entrato nella casa di un vero lettore. Parleremo a lungo. Ricordo che il mio primo lavoro lo ebbi perché entrai in sintonia con l'intervistatore parlando per mezzora di Saul Bellow, recente nobel per la letteratura. A volte (a volte) la cultura serve.
Torniamo a come disporre i libri, argomento della domanda: il nemico numero uno quando la quantità dei libri si eleva è dunque lo spazio. I libri si accumulano più della polvere, che fare? Varie le soluzioni escogitate: librerie costruite su misura, regalare libri superati, venderli, bookcrossing etc. Niente da fare, la marea di carta incombe.
"Perché non li metti in cantina?" Bruciate l'eretico che mai capirà.
Borges, direttore della biblioteca di Buenos Aires con MILIONI di libri, disse sconsolato che loro ormai catalogavano i libri per dimensioni. Questo produceva strani sotterranei, in cui la Pimpa e Bukowaky coesistevano, ma non c'era altro modo per centellinare lo spazio.
E alla fine mi sono arreso: ho preso il kindle, il libro elettronico. Basta con problemi di peso e di mspazio, intere biblioteche condensate in 200 grammi, un prodigio.
Lo so lo so, non dite niente: l'odore dell'inchiostro, il piacere fisico della carta, la sensazione del libro tra le mani…ma nelle prossime settimane leggerò I Miserabili di Victor Hugo e i suoi 5 volumi non sapevo dove metterli.
Che Dio mi perdoni.
QUALI SONO LE REGOLE NON SCRITTE QUANDO SI VISITA UNA NEO MAMMA CON IL FIGLIO APPENA NATO?
Solo una, TU NON CONTI NIENTE. Porti fiori auspici e congratulazioni e puoi essere anche il Padreterno, ma appena ti accorgi che la mamma è stanca o il bimbo è irrequieto saluta e lasciali in pace.
In quel momento sei davanti ad un miracolo fragile e bisogna restare umile e grato. Se hai le mani fredde o i vestiti sporchi non toccarli e parla con tono basso. Spegnete i cellulari.
Troppe volte ho visto zie impiccione e amici caciaroni senza rispetto, che venivano a fare come uno show. Almeno in questi delicati momenti per favore silenzio e sorrisi.
Non lesinate auspici di felicità, sembra paradossale ma secondo gli studi veramente anticipano la felicità 🍀
CHE NE PENSO DI MODIGLIANI
Non sono un grande fan di Modigliani. Come diceva Picasso, aveva trovato il suo "stampino per dolci" e ripeteva sempre quello. Nel suo caso erano i ritratti: ne ha dipinti una marea e tutti con uno stile riconoscibilissimo. Gli occhietti piccoli e vuoti, il collo allungato, la bocca piccina, pelle diafana, viso smilzo etc. Belli per carità, essenziali e "nobili" ma ripetitivi. Come se Leonardo avesse dipinto solo tante Gioconde, senza osare altro. Difficile spesso distinguerli.
Eppure ogni tanto il miracolo accadeva. Come nel quadro della Bambina vestita d'azzurro, in cui l'artista decide forse per rispetto all'età di "modiglianeggiare" poco. Pezzo forte della Collezione Nettar che non mi sono perso quando è passata da Milano. Gli occhietti della bimba non sono vuoti, ti guardano. Il leggero sfasamento tra parete e pavimento contribuisce a dare quella sensazione straniante, sognante che spesso sarà cercata nell'Arte contemporanea.
Non è commovente questa bambina? Il suo sguardo e le sue manine non esprimono la purezza e la poesia di avere 6 anni?
lunedì 6 settembre 2021
UN PROIETTILE LANCIATO DA UNA FIONDA PUO' UCCIDERE?
domenica 5 settembre 2021
LA BATTAGLIA DEL 429
Troppo costosa, troppo lontana, troppo difficile da difendere. Alla fine fu abbandonata e così agli inizi del 400 l’esercito romano se ne andò lasciando la Gran Bretagna al suo destino, dopo che Giulio Cesare l’aveva conquistata tanti anni prima (aspetta, proprio come gli USA in Afgh...ma no è diverso).
I britanni, che ormai si erano latinizzati e convertiti, erano disperati. Orde di barbari premevano ai loro confini e nessuno li avrebbe più aiutati. Sassoni e i feroci pitti -i guerrieri dipinti di blu visti in Braveheart- stavano arrivando, il terrore si diffuse.
Fu allora che il vescovo Germano, ex soldato, ebbe una idea. Radunò lo scarno esercito che aveva e la mattina di Pasqua lo mise su una collina ad attendere la marea dei barbari. Quando furono vicini, Germano gridò a suoi soldati tre volte Halleluyah! Al che tutti risposero con un possente HALLELUYAH! Il cui rimbombo spaventò così tanto i superstiziosi nemici che fuggirono spaventatissimi. I pochi che rimasero furono facile preda dei britanni. Gli invincibili barbari erano stati sconfitti!
Era la Pasqua del 429 e questa fu la Battaglia dell’Halleluyah.
Considerazioni:
La storia si ripete: se non sei in grado di gestirlo, cosa cavolo conquisti un territorio? Vola basso e stai sin dall’inizio a casa tua che è meglio, che poi quando te ne vai ti lasci indietro solo casini.
Forse i nostri antenati non erano quei grezzoni che immaginiamo, in caso di inferiorità numerica sapevano usare al momento giusto strategie non convenzionali.
Importante in battaglia è essere compatti e mostrare un fronte unico, soprattutto quando hai davanti nemici magari valorosi ma arretrati. La tua disciplina sanno bene che è invincibile.
venerdì 3 settembre 2021
HANNO DETTO "IL VACCINO E' PER EVITARE LE TERAPIE INTENSIVE PIENE" E "IL VACCINO EVITA LE FORME GRAVI", MA I MALATI AUMENTANO LO STESSO. PERCHE' NON RIAPRONO LE TERAPIE INTENSIVE ALLORA?
SI POSSONO MANIPOLARE LE PERSONE?
giovedì 2 settembre 2021
MIGLIORE AUTORE DI QUORA 2020
“Luca, è con piacere che ti comunico come il nostro team ti ha premiato come Migliore Autore di Quora 2020!”
“Bello! Avrò fama, successo, donne e soldini?”
“Ehmm no, ma tranquillo arriveranno. Per ora hai diritto ad un distintivo dorato “Miglior Autore 2020” da appendere alla giacchetta.”
“Me cojoni!, come dicono a Roma.”
“Luchino non sei contento? Son soddisfazioni, no?”
“Hai ragione, solleticano la mia vanità. Anche se... l’anno 2020 non è l’anno della pandemia e della quarantena?”
“Eh sì la quarantena, in effetti 20 + 20.”
“Non è che mi porterà sfiga, vitamara? Però alla fin della fiera ringrazio Quora: rischiavo di passare il lockdown sul divano e invece ho trovato un posto dove scrivere quello che mi sfrucuglia per la testa! Yessssss!”
“Hai visto? Consolati Luca: nella sfiga ti è successo qualcosa di buono.”
“Che in fondo è il messaggio che vorrei lasciare ai posteri. Poi ti spiego.”
“Ok. Bando alle ciance allora, adesso abbiamo bisogno di una tua breve biografia.“
“Allora...mi accomodo… nacqui nello scorso millennio nella ridente Milano blablabla e dopo essermi laureato blablabla ho lavorato in Tribunale blabla fino a quando mi sono ammalato blablabla e meno male che blablabla. Bla. E che non si dimentichi che blablabla!”
“Aspetta, troppo lunga.”
“Allora accorciamola e diciamo solo il più importante: quando mi sono ammalato pensavo che la mia vita ormai fosse finita e ho passato momenti difficili. Non vi dico i casini. Ma poi grazie anche a Quora arrivano di questi riconoscimenti e allora… allora uno capisce che la vita non è finita, che può succedere ancora qualcosa di buono.”
“Di molto buono. Grazie Luca.”
“Grazie a voi.”
E' VERO CHE GLI EX POLIZIOTTI IN PRIGIONE SONO MALTRATTATI COME NEI FILM?
mercoledì 1 settembre 2021
COSA RISPONDERESTI AD UNA PERSONA CHE TI DICESSE CHE "GLI STUPRI SONO DOVUTI PRINCIPALMENTE A COME SI VESTONO LE DONNE"?
"Mi sono ubriacato diverse volte ma non ho mai corso il rischio di essere violentato. Sono uomo. In vita mia non ho mai sentito di un uomo ubriaco violentato. Allora il problema non è essere ubriachi. Il problema è essere donne.
Ho camminato a petto nudo. In pantaloncini. In canotta. Con il costume a mutanda. Ma nessuna mi ha mai violentato. E neppure lanciato apprezzamenti. E allora il problema non è come mi vesto. Non sono i vestiti. Io sono uomo. Io posso. La donna e la ragazza invece se la sono cercata.
Mi sono appartato a pomiciare, a fare petting. Ma se non mi andava di fare sesso nessuna donna mi ha mai costretto, magari puntandomi un coltello alla gola. Perché io sono maschio. Io posso dire di no. Posso dire basta. Allora il problema non è la donna che se l'è cercata, appartandosi. Il problema è allora l'uomo e la sua violenza.
Sono uscito con gruppi di due o tre amiche e io unico maschio. Ma non mi sono mai sentito minacciato o a disagio. Non ho mai subito violenza di gruppo. Perché io sono maschio, e non corro questi rischi. Perché non esiste l'idea che l'uomo sia un oggetto di piacere. Che sotto sotto gli piace, anche se forzato. A nessuno piace essere soggetto a violenza. E no, una donna che esce con due o tre uomini non si è cercata nulla. Di certo non una violenza di gruppo.
Ho avuto superiori donne. Insegnanti donne. Professoresse di università donne. E non sono mai stato molestato. Mai. Neanche una pacca sul culo. Neanche una palpatina. Perché sono un uomo. Non sono considerato accondiscendente. Perché essere in una posizione subalterna non vuol dire dover accettare anche le molestie.
Alla fine non sono stato tanto breve. Quand'è che una donna e un uomo potranno vivere allo stesso modo?"
(Non fa una piega. Scritto da un uomo che non sono io e veramente illuminante. È difficile rendersi conto.)
DI QUALI PERSONAGGI STORICI PARLERESTI AD UN OMOFOBO PER FARGLI CAMBIARE IDEA?