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venerdì 3 giugno 2016

IL NAZI-ROCK

Io l’ho visto Lou Reed nel suo periodo nazi-rock.
Indimenticabile l’inizio del concerto: la band eseguiva una lunga introduzione trascinante (imitatissima), con un ritmo da paura. Ad un certo punto scattava il riff di chitarra di Sweet Jane, le luci si abbassavano ed entrava lui a passo sicuro: magrissimo, vestito coi jeans e il chiodo di pelle, Ray Ban a specchio e capelli ossigenati biondissimi a spazzola. Lo guardavi così emaciato e pensavi “mmm, questo non viene certo dalle Orsoline…”. Anche se rovinato dall’eroina afferrava il microfono e teneva il palco come un animale, un vero rock’n’roll animal.

La folla esplodeva in un boato, un delirio collettivo. E il gruppo che lo accompagnava, molti con precedenti penali e pieni di tatuaggi (e trent’anni fa non era ancora una moda),  era composto da musicisti coi controcosi, che lo seguivano con un’occhiata.
Che volete che vi dica? Volevamo tutti essere come lui. Lo so, lo so, è stato un cattivo maestro e ha sulla coscienza delle brutte robe. Chi durante i concerti spacciava droga faceva affari d’oro.  Ma quando una personalità criminale come la sua incontra il vero talento, evento rarissimo, possono uscire dei capolavori. Come Jean Genet, Benvenuto Cellini, Caravaggio... Tutte persone che non presenteremmo ai nostri figli ma capaci di vette sublimi. Forse il genio non va seguito ma va comunque ammirato.

E Lou Reed durante i suoi concerti era lo sciamano criminale, la bellezza del diavolo, il pifferaio magico che per due ore incantava noi, i suoi topolini. Cantava Heroin, Vicious, Walk on the wild side, Perfect Day, White light white heat, Lady Day, Satellite of love, Wild child…e noi tutti dietro.
Il finale dei concerti era “Rock’n’roll” un brano che si DOVEVA ballare, spruzzando sudore insieme agli altri. E dovevano farlo tutti, anche quelli che all’inizio non pensavano o non potevano. Come cantava il testo “despite all the amputations, she dance to the rock’n’roll station, and everything it’s allright!” (malgrado tutte le amputazioni lei ballava con la radio rock’n’roll, e va tutto bene!).


Il diavolo è così, ti coinvolge e ti trascina. Dopo ti accorgi quanto poteva essere dannoso ma all’inizio è sempre fottutamente bello.

https://www.youtube.com/watch?v=ArRexgJ41NQ

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