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domenica 20 settembre 2015

IL PRIMO BACIO D’AMORE

Ho un vago ricordo di lei, son passati troppi anni. Ricordo i suoi capelli, una nuvola bionda, il naso a patatino, gli occhi chiari. Chissà dov’è finita. Non ho nemmeno una foto di lei, vive solo nella mia memoria.
Il nome lo ricordo bene, Mariagrazia, ma il cognome invece non lo rammento più ed è strano, perché dopo quell’estate le scrissi molte lettere. A qualcuna rispose, ad altre no. Poi ci pensò il tempo e nuove esperienze a farmi dimenticare tutto, quando si è adolescenti non si può restare tristi troppo a lungo. Quante cose sono cambiate.
Un episodio però mi è rimasto impresso e ogni volta che ci ripenso mi addolcisce la giornata. Un pomeriggio prendemmo l’ascensore insieme e appena si chiuse la porta ne approfittammo subito per baciarci. Ogni occasione è buona, come sanno i giovani innamorati.
Sarà stata l’inesperienza, la felicità, la giovane età, chissà che, ma in quei momenti stretto tra le sue braccia avevo il cuore che andava a 1000 all’ora. Bum bum bum. Speriamo non si accorga che sono così emozionato.
Solo che, mentre l’ascensore saliva, mi accorsi di un fatto insolito. I battiti nel petto pulsavano a destra, non a sinistra! Ma…allora…non è il mio cuore, è il suo! Allora anche lei è emozionata come me, anche lei prova le stesse cose che provo io.

Ero solo un ragazzino ma ricordo che fu una grande scoperta per me. L’amore è reciproco, coinvolge entrambi. E anche se dopo finirà, ho scoperto poi, non ha importanza, il ricordo rimarrà indelebile. Ho amato ma sono stato anche molto amato, e questo alla fine basta a dare un senso a tante cose della mia vita.

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