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lunedì 23 dicembre 2024

NATALE

Di mio bisnonno materno, NATALE PERINCIOLI, ho solo un ricordo legato proprio al giorno di Natale.

Quando ero piccino io (anni '60), Natale era una festa amatissima e intoccabile. Aldilà del significato religioso, quel giorno si riuniva tutta la famiglia, si aprivano i regali, si mangiavano cose speciali, c'era una atmosfera calda casalinga, magica, l'albero, le luci, il presepe, le canzoni. Veramente era un giorno in cui era facile sentirsi più buoni. C'erano tutti e anche se eri lontano, dall'altra parte del mondo, venivi raggiunto con lunghe e commoventi telefonate di auguri. Natale.

Poi a poco a poco questa immagine ha iniziato a sgretolarsi e oggi nel 2024 è distrutta, tanto che se qualcuno anche qui su Quora salta su e dice "odio il Natale", in tanti ma tanti rispondono "anch'io". I motivi possono essere tanti: c'è tanta solitudine, le grandi famiglie non esistono più, siamo troppo dispersi, è una festa ipocrita, molto ipocrita che va bene solo per i bambini, c'è troppo consumismo, è piena di simboli inutili e risate forzate etc etc.

Dò la mia spiegazione: alla base di tutto c'è la moderna sparizione della famiglia. Natale è la festa della famiglia, lo scambio dei regali rinsalda i legami, gli auguri di chi ti vuol bene ti fa sentire parte di. Il cuore si salda ma.. ma se non c'è una famiglia alle spalle, si è dissolta, cosa ti fai gli auguri da solo? Gli altri si divertono e tu no? Non è una festa ingiusta? L'odio cresce.

In questi tempi fluidi, dinamici, poliamorosi, il Natale è solo una seccatura da poveri di spirito, che ti obbliga a star fermo. E anzi in molti dicono apertamente quello che moltissimi pensano.

Non credo sia un fenomeno reversibile, ormai il mondo sta andando in questa direzione. Bye bye famiglia, addio Natale. Non investite molto sul Natale nel futuro. Siamo nel mezzo di un cambiamento.

Ed ecco il ricordo del mio bisnonno Natale (che non ho conosciuto). Mia nonna in tanti anni mi raccontò solo una cosa su di lui: che per tutto l'anno la porta di casa era aperta, ma con una eccezione. Il giorno di Natale, quando la chiudeva a doppia mandata. Il significato era chiaro: oggi nessuno entra in casa mia, che è riservata solo alla mia famiglia. E forse era anche il giorno del suo compleanno, il che rafforzava l'idea di esclusività. Altri tempi.

Se però non c'è più la famiglia, o è finta, il Natale diventa un giorno triste. Eri più felice di me, Natale?

(la tomba al cimitero maggiore di Milano del mio bisnonno e bisnonna materni)

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