COSA RISPONDERE A "COME STAI?" SE STAI MALE
Dipende dal rapporto che ho con questa persona. Premessa: ho evidenti problemi di salute e se è un brutto periodo e conosco poco la persona, avendo il saluto una formalità sociale, mi limito a dire un più o meno stancamente "Si tira avanti. L'importante è stringere i denti" oppure il rischioso "eh, ho avuto periodi migliori" (che poi ti tocca spiegare la rava e la fava a gente disinteressata). Forse è meglio il vecchio "Bene grazie, e tu come stai?" Potete anche fare gli spiritosi e dire "Bene, ho appena preso l'antidolorifico e sto alla grande!" Guardate però che molta gente non capisce l'ironia.
Se invece è una di quelle (poche) persone con cui non c'è bisogno di formalità posso anche essere sincero e dire realmente le cose come stanno, cercando ovvio di non appesantire troppo il discorso, altrimenti si finisce per far la figura di Geremia del Gruppo TNT, il vecchietto che si lamentava sempre.
Si potrebbe fare allora come nei paesi anglosassoni, in cui non solo fanno la domanda ma ti danno pure la risposta: "How are you? Well, isn'it?" E tu rimani lì come un cucù.
Vi dò un suggerimento da un malato, prendetelo come volete. La domanda "Come stai?" meglio riservarla ad occasioni formali. In casi dubbi -che voi con i vostri superpoteri avete già intuito-, meglio evitare o cercare formule alternative. Rischiereste di mettere in imbarazzo l'interlocutore. A volte è meglio stare zitti, o solo salutare e stringere la mano, a bisogna dire qualcosa di conforto. Insomma valutate voi. Nella vita si fanno anche queste esperienze.
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