Visualizzazioni totali

61803

giovedì 5 dicembre 2024

MIO PADRE

Dopo la rottura del femore a luglio, la salute del mio 89enne padre Demostene è rapidamente declinata, Da qualche settimana era ricoverato in una RSA, ormai completamente allettato, con cannula per l'ossigeno e catetere fissi. Era rimasto comunque lucido e ci riconosceva, anche se un po' svampito.

Quando la settimana scorsa sono andato a trovarlo, era stupito che fossimo andati da lui alle 5 di mattina di un giorno di dicembre. A fatica l'ho convinto che era un pomeriggio di novembre. Dato poi che era in camera da solo senza accendere mai la tv, gli ho chiesto cosa facesse tutto il giorno. "Penso" fu la risposta ed evitai di approfondire, anche se dopo io e mia sorella ci siamo chiesti a cosa pensasse. A belle cose? Ad un giorno di sole? Ai suoi amori? O rimpianti e rimorsi? Chissà.

Domenica è morto. Ce l'aspettavamo ma è sempre brutto. Non so come si reagisce alla scomparsa del padre. Mi rimane il rimpianto di non avergli chiesto cosa stava pensando, ora non si può più. Cose che non gli ho detto ma soprattutto che non gli ho chiesto.

Mi sento a questo punto di darvi un suggerimento: chiedete ora, concludete le discussioni con i vostri genitori che avete lasciato aperte. Non lasciate passare altro tempo. Dopo sarà troppo tardi.

(dato che so che non gli piacevano i social, metto solo la targhetta sulla sua bara)

Nessun commento:

Posta un commento