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lunedì 20 aprile 2015

IL GIARDINO DELLA MENTE

C'era una volta un giardino su una collina
Era verde e fioriva davanti al mare con il sole e la pioggia
splendevano tanti colori sul terreno
Il giardino dava forma ed equilibrio alla vita
Ma poi arrivò un vento forte, fortissimo
Cadde la neve e ho temuto per il mio giardino
Così ho costruito un muro dopo l’altro e un tetto robusto
Reso forte dai sassi contro le frecce di un destino crudele
In questo modo il freddo assassino non riusciva ad entrare
E quando è arrivato il sole con la pioggia leggera di primavera
Non riuscivano ad entrare nel giardino dietro quelle mura
Sarebbe morto in assoluta sicurezza, morto...
Ma ho visto, ho capito, ho buttato giù i muri
E il giardino vive ancora

(David Crosby, 1967)



Questa bella canzone di David Crosby riflette a mio parere un problema che abbiamo in tanti, quello di dosare sicurezza e curiosità, apertura verso il mondo e anche tranquillità. Troppa sicurezza è mortifera, ma troppo esporsi può bruciare.
Mi ricorda molto il dilemma che ha un padre, quando insegna a suo figlio ad andare in bicicletta: gli tiene la bici, e se lo lascia andare troppo presto suo figlio cadrà, se lo tiene troppo non imparerà mai. 
Quando lasciarlo andare? Bisogna certo avere cautela e valutare bene ma ad un certo punto non c'è nulla da fare. Bisogna avere il coraggio di lasciar andare la bicicletta. A volte basta solo un po' di coraggio.

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