DOV'ERI L'11 LUGLIO 1982. QUANDO L'ITALIA VINSE IL CAMPIONATO DEL MONDO?
Non mi ci far pensare guarda, che mi inkz ancora adesso.
Era domenica e tutta l'Italia dopo il fischio finale impazzì. Il Mundial era nostro! Ognuno scese in piazza a festeggiare la vittoria, tra urla e gioia collettiva. Dicono che a Milano tra i comuni mortali si sia intravista anche la riservata Mina che sventolava il bandierone. Il popolo impazzì. Tutti a gridare ebbri di felicità.
Tutti… tranne il Tartaro che rinunciò ai festeggiamenti perché il giorno dopo aveva il temutissimo esame di Letteratura Italiana all'università. Dovevo ripassare quell'ultima notte una miriade di opere e autori carneadi. Anche se nella mia stanzetta mi tenevo le mani sulle orecchie le grida di giubilo arrivavano lo stesso. Chissà come si divertivano, maledetti.
Il giorno dopo nell'Aula Magna ci ritrovammo tutti noi studenti. Si riconosceva subito chi aveva partecipato lo stesso ai festeggiamenti: era stravolto, aveva l'aria svagata e la voce roca. C'era uno che dormiva avvolto con il bandierone italiota a mò di camicia.
Alle 9.01 si presentò in aula un assistente che lesse un breve comunicato in cui il Professore si scusava, ma non si sentiva bene per cui l'esame di oggi era rinviato di due settimane.
Rimasi di sasso. Il mio sacrificio era stato inutile, oh quanti entusiastici pensieri ebbi. Ma da allora festeggio sempre e non mi perdo mai l'attimo, non trattenetemi più
(Gentile cerca invano di trattenere Tardelli esultante dopo il gol)
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