STO DIVENTANDO VECCHIO
“Io non li
sopporto più!”
“Calma,
Eliana.”
“Non è vita
la mia!”
“Eliana, li
devi solo ringraziare i tuoi zii. Se dopo la scomparsa di tua madre non c’erano
loro ad accoglierti chissà dove saresti adesso.”
“A casa loro
non posso fare niente!”
“Hai solo 15
anni, Eliana, è normale che cerchino di darti delle regole. Non vogliono che ti
possa mettere nei guai.”
“Ma quali
guai? Quali guai? Mi controllano, non mi lasciano uscire la sera, pretendono
che alle 10.30 devo già essere a casa!”
“Guarda che
con tua madre tu avevi sin troppa libertà. Purtroppo non riusciva a darti delle
regole precise, povera donna, era sin troppo malata. Essendo sierop…”
“Lo sai che
ieri mia zia mi voleva controllare il cellulare? Dice che ho troppi amici strani!
Ma che ne sa lei? Che ne sa? E non mi posso nemmeno vestire come voglio!”
“Eliana, in una
famiglia è così, ci sono delle regole.”
“Io voglio
andare in Comunità.”
“E pensi che
in una Comunità non ci siano regole? Lo sai che per prima cosa ti sequestrano
il cellulare? E non pensare che ti lascino uscire e tornare quando vuoi.”
“Non è vero,
dipende! Un mio compagno di classe è stato in Comunità e me ne ha parlato bene.”
“Ma tu hai
una famiglia che ti accoglie, perché vuoi andare in Comunità? Magari non sarà
la famiglia migliore del mondo ma si stanno impegnando. E poi non sappiamo
nemmeno dove finiresti.”
“Voglio un
posto vicino a dove sto adesso, per mantenere tutti i miei amici.”
“Te lo dico
sinceramente, Eliana. Sarà molto difficile.”
“Se non mi
fate andare, io… io… io mi suicido, ecco!”
Sto diventando
vecchio. Se anni fa un adolescente mi avesse risposto in questo modo avrei
reagito con forza, magari mi sarei alzato e gli avrei tirato un ceffone. Certo
avrei fatto qualcosa, non come oggi che mi sono fermato e poi ho detto piano: “Stai
giocando con il fuoco, ragazza.”
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