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martedì 21 febbraio 2017

STO DIVENTANDO VECCHIO

“Io non li sopporto più!”
“Calma, Eliana.”
“Non è vita la mia!”
“Eliana, li devi solo ringraziare i tuoi zii. Se dopo la scomparsa di tua madre non c’erano loro ad accoglierti chissà dove saresti adesso.”
“A casa loro non posso fare niente!”
“Hai solo 15 anni, Eliana, è normale che cerchino di darti delle regole. Non vogliono che ti possa mettere nei guai.”
“Ma quali guai? Quali guai? Mi controllano, non mi lasciano uscire la sera, pretendono che alle 10.30 devo già essere a casa!”
“Guarda che con tua madre tu avevi sin troppa libertà. Purtroppo non riusciva a darti delle regole precise, povera donna, era sin troppo malata. Essendo sierop…”
“Lo sai che ieri mia zia mi voleva controllare il cellulare? Dice che ho troppi amici strani! Ma che ne sa lei? Che ne sa? E non mi posso nemmeno vestire come voglio!”
“Eliana, in una famiglia è così, ci sono delle regole.”
“Io voglio andare in Comunità.”
“E pensi che in una Comunità non ci siano regole? Lo sai che per prima cosa ti sequestrano il cellulare? E non pensare che ti lascino uscire e tornare quando vuoi.”
“Non è vero, dipende! Un mio compagno di classe è stato in Comunità e me ne ha parlato bene.”
“Ma tu hai una famiglia che ti accoglie, perché vuoi andare in Comunità? Magari non sarà la famiglia migliore del mondo ma si stanno impegnando. E poi non sappiamo nemmeno dove finiresti.”
“Voglio un posto vicino a dove sto adesso, per mantenere tutti i miei amici.”
“Te lo dico sinceramente, Eliana. Sarà molto difficile.”
“Se non mi fate andare, io… io… io mi suicido, ecco!”

Sto diventando vecchio. Se anni fa un adolescente mi avesse risposto in questo modo avrei reagito con forza, magari mi sarei alzato e gli avrei tirato un ceffone. Certo avrei fatto qualcosa, non come oggi che mi sono fermato e poi ho detto piano: “Stai giocando con il fuoco, ragazza.”






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