RIUSCIREMO A VEDERE L’INVISIBILE?
“Poche
palle Gaetano, io credo solo a ciò che vedo. A quello che posso
toccare.”
“Allora
ti chiamerò Tommasina, bella mia, che non ci crede finché non ci ha
messo il naso.”
“Pigliami
pure per il culo ma per me è così. Del resto, come fai a vedere
qualcosa di invisibile?”
“Cara la mia Tommasina, i pittori italiani del Rinascimento, quelli bravi, ci
riuscivano. Erano capaci di disegnare un paesaggio visto dal vetro di
una finestra e farti capire che c’era un vetro, tu saresti capace?”
“Uhmmm...
e chi lo sa? Magari mettevo qualche bagliore. Del resto un paesaggio
dipinto è uguale se visto attraverso una finestra o no.”
“Questo
lo dici tu, cara Tommasina. Provaci e poi mi dirai. I pittori
riescono a farti vedere anche l’invisibile, i colori delle ombre.”
“Però....però si può toccare il vetro, non si vede ma è bello solido. Prova a
sbatterci contro. Io parlavo di qualcosa di invisibile e che non si può nemmeno
toccare. Il tuo argomento non è valido, ciò che è invisibile per
me non esiste.”
“Sono
tante le cose invisibili e intoccabili di cui non dubitiamo
l’esistenza.”
“Dimmene
una, Gaetano.”
“La
forza di gravità. La forza invisibile e molto potente che fa cadere
tutto, la gravità vince sempre.”
“Ma quella è una legge fisica con motivi speciali che vale in tutto l’universo! Non è una novità. Altro?”
“Il
tempo, il tempo che passa invisibile. Non puoi toccarlo, non puoi vederlo ma
c’è. E con lui tutti i personaggi storici. Dubito che tu consideri
Alessandro Magno un personaggio di fantasia.”
“Gaetano
bello, cos’è la storia, se non una favoletta su cui tutti si sono messi d’accordo? Io voglio che mi mostri qualcosa di invisibile con prove indubitabili.”
“Qualcosa
di invisibile che esperimenti ogni giorno ci sarebbe...”
“Quale?”
“Il
pensiero. Non lo vedi, non lo tocchi, Tommasina, ma anche tu sai che c’è. E' impossibile non pensare. Provaci. Dal profondo della tua mente
sorgerà sempre un pensiero.”
“E
tu, caro il mio Gaetano, mi sa che sei afflitto dalla malattia del
pensare. Pensi troppo a queste cavolate, pensa piuttosto a come
goderti la vita.”
“Giusto,
Tommasina, godermi la vita. Parliamo dell’amore allora? E’ un
legame invisibile tra due persone, anche se sono lontane è un filo
impalpabile ma resistentissimo, che lascia il segno.”
"L'amore?"
“L'amore. Io lo sento quando c’è amore nell’aria, ho un dono,
me ne accorgo dagli occhi di una persona. Non mi scappa. Una persona
quando ama ed è amata ha uno sguardo speciale. A proposito Tommasina, fammi un po’ vedere
i tuoi occhi...”
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