QUAL E’ LA SCELTA GIUSTA?
“Papà? Stai
bene? Potrei chiederti una cosa?”
“Ma
certamente, gioia carissima, sei la luce dei miei occhi e la più bella figlia
che si possa desiderare. Sei anche la figlia del Rabbino e vedrai quanti un
domani ti faranno la corte.”
“Papino, proprio
di questo ti vorrei parlare.”
“Non c’è
problema. Non vedo l’ora che ti sposi e mi dai tanti nipotini.”
“Papà, veramente
un problema ci sarebbe…”
“E quale?”
“Ho tre
pretendenti che mi fanno la corte. Sono tutti e tre molto carini e gentili ma
non so chi scegliere. Qual è l’uomo giusto per me?”
“Non ti
preoccupare, al momento buono il tuo cuore ti indicherà la scelta giusta.”
“Grazie ma io…
io avrei pensato di chiedere a te un consiglio se per te va bene. Sei considerato
un uomo giusto e ho visto che molti si fidano di te.”
“Grazie per
la sviolinata, gioia. Sai che a te non posso dire di no. D’accordo allora,
parlami di questi ragazzi.”
“Ho fatto di
meglio, te li ho portati qui tutti e tre, così li conosci di persona e mi dai
un parere.”
“Ah. E io
cosa dovrei fare?”
“Niente di
speciale. Te li porto davanti, tu parli un poco con loro e poi mi dici le tue
impressioni per aiutarmi a decidere.”
“Mmm hai
ragione, vale più una borraccia di esperienza che una botte di discorsi. Fai
entrare il primo allora, voglio conoscerlo. Dai, fallo entrare.”
“…buongiorno,
signor Rabbino. Io sono Aaron.”
“Buongiorno Aaron,
ho sentito che lei vuole la mano di mia figlia.”
“Assolutamente!”
“Risponda
allora a questa semplice domanda. E’ sabato, giorno che per noi ebrei è sacro
tanto da evitare il lavoro. Lei sta camminando per strada e vede un biglietto da
1000 dollari abbandonato per terra. Che fa?”
“Beh, lo raccolgo,
no?”
“No! Va via,
empio bestemmiatore! Con te mia figlia si ritroverebbe in una vita dissoluta,
senza principi e sarebbe infelice! Vai via! Figlia, caccialo fuori e fai entrare
l’altro.”
“…buongiorno,
signor Rabbino. Io sono Moshe.”
“Mi sembri
un bravo ragazzo, Moshe. Allora per te sarà facile rispondere alla mia domanda:
è sabato e vedi un biglietto da 1000 dollari per strada. Che fai?”
“E’
semplice. Essendo sabato non lo raccolgo e vado avanti per la mia strada.”
“Vai via! Via
via via! Con te mia figlia diventerebbe povera e infelice, e io non voglio per
lei una vita così! Figlia, mandalo via!”
“Ma papà!”
“Fai entrare
il terzo, questi due non sono buoni. E tu chi sei?”
“Buongiorno,
Rabbino. Io sono Isacco.”
“Bene
Isacco. Adesso attento, immagina che è un sacro sabato, non si può lavorare e
tu vedi un foglio da 1000 dollari sul marciapiede, che fai?”
“Ah…Oh…Mah non saprei, così su due piedi... Senta,
facciamo così. Che quando mi capita poi scopriamo cosa faccio.”
“Questo mi
piace!”
Nessun commento:
Posta un commento