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venerdì 22 gennaio 2016


OGNI SERA

Tra gli aspetti meno gradevoli di avere un gatto c'è sicuramente quello di pulire la lettiera. 
Come tanti che tengono un gatto e lo amano, ogni sera bado a pulire la sabbia dove la micia fa i suoi bisognini. È necessario, altrimenti il gatto -molto sensibile agli odori- rischia di non usarla oppure di beccarsi delle infezioni e sarebbe un guaio (mai provato a dare le medicine a un gatto?).
Setaccio con la paletta il piccolo deserto, tiro su e poi butto nel cestino -mai nel water- cacchine e pallette di sabbia agglomerate dalla pipì. Ammazza, questa micia caga come un leoncino.
Vabbè, che ve lo spiego a fare. Chi lo fa lo sa bene cosa intendo, agli altri fa schifo.

È diventato uno dei rituali che compio tutte le sere, come prepararsi per la notte, pulirsi i denti o controllare che la porta di casa sia chiusa.

Certo, pulire la lettiera non è un lavoro gradevole. Ma ultimamente mi è capitato di pensare che no, non affiderei questo compito ad altri. Non è piacevole ma ha un suo perché. Soprattutto per me, me ne rendo conto. Non è solo l'ennesima conferma del legame profondo che c'è tra me è la micia, è qualcosa di più.

Nel mio lavoro (di cui ho parlato altrove) esiste un rischio serio. Mi chiamano dottore, mi aprono le porte, facile insuperbirsi. Me ne accorgo guardandomi in giro. Alcuni -alcuni, non tutti- vanno in giro quasi con una corona sulla testa, e non va bene. Non va mai bene. Si rischia di perdere il contatto con la realtà, di sentirsi diversi dagli altri e non è proprio vero.

E poi capita che ogni sera si pulisce la lettiera, e si abbassa la cresta. Mi accorgo di essere solo l'umile servitore di una onorevole gattina, altro che il dott.
È il mio Atto di Umiltà serale, l'indispensabile gesto che cura la mia superbia nascente. Chi ti pensavi di essere? Sei come tutti gli altri. Devi solo lavorare, bene e in silenzio.
Per questo lo faccio con scrupolo, setacciando la sabbia con attenzione. Forse vi farà ridere, ma serve anche alla mia anima pulire bene la lettiera del gatto. Un monito che dicono sia anche scritto nella Bibbia, sabbietta eri. E sabbietta ritornerai.

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