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martedì 4 dicembre 2018


I pompieri hanno aperto una finestra, sono entrati in casa sua e l’han trovato morto nel letto. Gli era venuto un infarto durante la notte, se ne è andato nel sonno. Viveva molto poveramente e venerdì ci saranno i funerali.

Era l’amico di infanzia ritrovato che, dopo la batosta che ho avuto a giugno, durante la settimana mi faceva da badante. Ci volevamo bene sin da ragazzini e di lui mi fidavo molto. All’epoca poi era disoccupato, non se la passava bene (era pure solo al mondo) e diciamo che ci aiutavamo a vicenda.

Aldilà della amicizia, tra malato e badante ho notato si crea un rapporto strano. A volte non lo sopportavo, rivolevo la mia autonomia e nel contempo avevo bisogno di lui.
Ma si chiacchierava molto e la casa ora è silenziosa senza la ingombrante presenza di Massimo.

Sono rimasto impietrito ieri quando l’ho saputo. Non si faceva vivo e avevo telefonato in giro, mettendo in moto quel meccanismo che ha portato i pompieri ad entrargli in casa.

Sei mancato talmente all’improvviso che questa casa è ancora piena delle tue cose.
Poi ieri sera ho mangiato il piatto di pasta e patate, ancora in frigo che era stato preparato per te, e quando l’ho finito son crollato.



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