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sabato 15 dicembre 2018


FAFNIR, STO ARRIVANDO

“Fafnir… Fafnir….dove sei Fafnir? La battaglia è finita. Dove sei, dai vieni fuori che una birra ci aspetta. Dove ti nascondi?”
“Conan, se cerchi il tuo amico ho una brutta notizia.”
“Cosa intendi dire, soldato?”
“Mi sembra di averlo visto nel campo dei morti… lo troverai là.”
“Cosa, Fafnir morto? Combatteva insieme a me durante l’assedio!”
“Mi dispiace Conan, sappiamo che eravate i migliori tra i vichinghi. Ma è stato colpito da una freccia avvelenata e non è sopravvissuto. Non disperarti, come guerriero morto in battaglia è entrato nel Valhalla con Odino.”
“No, non può essere! Fafnir, amico mio… Stai mentendo!”
“Vai nel campo dove raccogliamo i morti, Conan. E’ lì con gli altri.”
“Indicamelo.”
“E lì. Non è un bello spettacolo, Conan. E’ molto triste vedere dei compagni morti quando li conosci. Molti dei loro corpi sono in condizioni pietose e c’è una puzza terribile.”
“Lo troverò… la sua barba rossa era inconfondibile….Fafnir… Fafnir dove sei? FAFNIR! Dove?…. Aspetta, mi sembra di vedere… sì, eccolo! Laggiù, in quella pigna di corpi. Fafnir! Fafnir, sono io, Conan! Amico mio, cosa ti è successo?”
“Ah Conan… Conan….”
“Sei vivo! Sei ancora vivo!”
“Ah amico mio, morire per mano di un uomo che non vedrò mai… morire lontano da casa… è per questo che ho attraversato il mare?”
“Basta con questi discorsi! Tu sei vivo e ti riporterò in mezzo agli altri vivi!”
“Non per molto. Sto morendo Conan, la ferita si è infettata e mi hanno amputato il braccio. E ho troppe ferite sul corpo. Lasciami, lasciami morire qui.”
“No, ti porto nella nostra tenda, ti curerò io!”
“Lascia riposare il vecchio Fafnir, amico mio. Lasciami qui ti prego. Ho già visto dei corvi volare verso di me.”
“Va bene, ma resterò qui vicino a te.”
“Grazie, amico mio, grazie. Ringrazio Odino che negli ultimi momenti della vita mi sei vicino. E’ un grande onore non morire solo. Stringimi la mano per favore, stringimela forte, sento freddo.”
“Sono qui, Fafnir, sono qui. Riposati ora.”



martedì 4 dicembre 2018


I pompieri hanno aperto una finestra, sono entrati in casa sua e l’han trovato morto nel letto. Gli era venuto un infarto durante la notte, se ne è andato nel sonno. Viveva molto poveramente e venerdì ci saranno i funerali.

Era l’amico di infanzia ritrovato che, dopo la batosta che ho avuto a giugno, durante la settimana mi faceva da badante. Ci volevamo bene sin da ragazzini e di lui mi fidavo molto. All’epoca poi era disoccupato, non se la passava bene (era pure solo al mondo) e diciamo che ci aiutavamo a vicenda.

Aldilà della amicizia, tra malato e badante ho notato si crea un rapporto strano. A volte non lo sopportavo, rivolevo la mia autonomia e nel contempo avevo bisogno di lui.
Ma si chiacchierava molto e la casa ora è silenziosa senza la ingombrante presenza di Massimo.

Sono rimasto impietrito ieri quando l’ho saputo. Non si faceva vivo e avevo telefonato in giro, mettendo in moto quel meccanismo che ha portato i pompieri ad entrargli in casa.

Sei mancato talmente all’improvviso che questa casa è ancora piena delle tue cose.
Poi ieri sera ho mangiato il piatto di pasta e patate, ancora in frigo che era stato preparato per te, e quando l’ho finito son crollato.



domenica 2 dicembre 2018


Antica ballata scozzese, molto cantata dagli schiavi.
Recentemente rivisitata come canzone contro la pena di morte.

IL PALO DELLA FORCA


“Boia che vuoi impiccarmi, aspetta ancora un po '
Tra poco arriveranno cavalcando i miei amici
E ti porteranno oro

Ecco gli amici miei, han cavalcato a lungo
Avete portato dell’oro per tenermi lontano
Dal palo della forca?”

“Purtroppo non ne abbiamo tanto di oro
Sai che siamo troppo poveri
e che da noi non c’è lavoro.

Fratello fratello nostro, abbiamo solo un po’ d'argento
ma era tutto quel che avevamo
Per tenere lontano il tuo collo dalla forca.”

“Boia, tu vuoi impiccarmi ma aspetta ancora un po '
Sta arrivando la mia bella sorella
Che porta i capelli lunghi.

Sorella mia, ti imploro, prendilo per mano
Portalo in quel bosco pieno di ombra
Salvami dall’ira di quest’uomo.

Boia, sul tuo viso ora vedo un sorriso
Per favore dimmi che sono libero
di cavalcare lontano, lontano da qui.”

“Tua sorella è molto bella
Prima mi ha riscaldato il sangue
Mi sembrava di bollire!

I tuoi fratelli mi han portato d'argento
Tua sorella mi ha scaldato l’anima
Ma ora rido

E tiro forte e apro la botola
E ti vedo oscillare sul palo della forca,
Penzolare dalla forca
Penzolare dalla forca
Penzolare dalla forca, sì!”