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domenica 9 febbraio 2025

SPOSARE UN MUSSULMANO

È quello che è accaduto ad una mia amica, Sara, innamoratasi di Abdel e da lui felicemente ricambiata.

Lui veniva dal Marocco e abitava qui regolare da sette anni. L'avevo conosciuto lavorandoci a lungo insieme: Abdel era un tipo tranquillo, molto tollerante, niente affatto un fanatico. Abbiamo parlato molto. Mi sbilancio e la buttò lì, un bravo ragazzo, lavoratore e con principi morali solidi. Fossero tutti così gli immigrati, personalmente ci metterei la firma.

Dato che si trovavano bene insieme, erano innamorati e scopavano come ric… ramazzavano come porcospini decisero di sposarsi.

E lì iniziarono i problemi. Il padre di Sara, alla notizia che la figlia sposava un mussulmano, si inkzò come una biscia e urlò che non avrebbe mai e poi mai dato il suo consenso.

Inutilmente lei gli spiegò che non si sarebbe affatto convertita, che sarebbero rimasti sempre a vivere in Italia, che i figli sarebbero stati liberi in futuro di scegliere la religione, che Abdel era un bravo ragazzo lavoratore senza nessun problema. Niente da fare.

Il mese dopo Sara e Abdel si sposarono civilmente sul lago di Como. Andai a quella cerimonia e fu molto singolare.

La sposa era fasciata in uno splendido abito da sposa rosso (il rosso più che il bianco è il colore delle spose nel mondo).

Gli amici e le amiche di Abdel erano venuti alla cerimonia e vestiti con le tuniche più belle, molto colorate. Quando gli sposi finito il rito si avviarono insieme verso l'uscita, le donne li seguirono intonando un canto festoso, di cui ovviamente non capii le parole ma il senso gioioso era evidente. Il matrimonio ebbe anche una certa risonanza locale, né parlò pure qualche giornale.

Il padre di Sara non c'era, il testimone era stato il fratello. La ragazza ci raccontò che la sera prima era andata da lui per un ultimo tentativo.

Gli spiegò che per lei era importante venisse anche lui, che se non veniva si sarebbe pentito, che bisognava avere comprensione, che gli voleva bene… Niente, il padre rimase sdegnato della sua idea.

Un'ombra sulla felicità di quel giorno. Il pranzo di nozze fu ricordo molto singolare, il menù era un misto tra i due mondi. Tutto molto molto buono (assaggiai un VERO cus cus) ma il vostro affezionatissimo notava una cosa insolita.

La sala era nettamente divisa in due sezioni, i marocchini stavano di qua e gli italiani di là. Sembravano tutti imbarazzati.

Io e un gruppetto di amici decidemmo di dare una mossa e passammo tra i tavoli, invitando i più giovani a ballare in mezzo alla sala. I due mondi lentamente iniziarono a fondersi. In Marocco ci sono balli di gruppo molto particolari. Fu una bella giornata.

NOTA: il mio non vuol essere un discorso generico, valido per tutte le coppie "miste". Ogni situazione va valutata singolarmente: per QUEL ragazzo e QUELLA ragazza era la cosa migliore. Felicità

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