COME FESTEGGIARE IL 25 APRILE
Ebbene sì, ho voluto festeggiare la Festa del 25 Aprile in un modo per me speciale. Quel giorno mi sono recato a Brescello, il paese di Peppone e Don Camillo.
Ma perché il vostro affezionatissimo si è voluto recare in questo piccolo borgo della pianura padana? Che ci volete fare, io sin da quando ero piccino ho visto tutti i film e letto tutti i libri di Giovannino Guareschi, creatore della saga.
Grande scrittore Guareschi, veramente bravo. Purtroppo essendo di destra,, reazionario e monarchico, per molto tempo nel dopoguerra è stato snobbato e dimenticato dalla intellighentzia sinistroide, che per anni ha dettato culturalmente legge in Italia e Giovannino ha pagato con la galera (vergogna) le sue idee. Ma è sempre più (giustamente) rivalutato. Ne parlai qui
Ah Brescello, sei piccina e non ti avevo mai vista ma ti conosco bene, sono venuto da te quasi in pellegrinaggio. Conosco la tua chiesa e il grande spiazzo davanti.
(notare la statua di Fernandel - Don Camillo)
Piazza dove Peppone, il sindaco comunista interpretato da un grande Gino Cervi, teneva i suoi comizi.
Pensare che Brescello non era nemmeno la prima scelta. Molti paesini si erano rifiutati per motivi politici: nel dopoguerra in Italia era tempo di guerra civile, dal nero si stava passando al rosso e… molti non erano d'accordo. Sono successe robe brutte.
Ma c'era passione, vitalità, la gente rischiava in prima persona. Per inciso i paesini che rifiutarono si sono poi mangiati le mani: i film su Don Camillo ebbero negli anni '50 un successo strepitoso e Brescello, oscuro e povero paesino agricolo, rifiorì. Non solo in molti la visitano ancora oggi
(io me 😁)
Ma dato che accà nisciuno è fesso lungo gli anni si è sviluppato in paese un indotto da paura. Ristorante Don Camillo, Locanda Guareschi, Negosio in piasa, tazze, magneti musei, poster. E magliette, tra cui questa che non potevo lasciarla lì. Forza Peppone!
(il Tartaro arringa contro le nere cornacchie della reazione che si nascondono all'ombra della croce)
In piazza per esempio c'è un autentico carro armato del dopoguerra, tanto per far capire che si parla di robe vere
a cui il Tartaro ha reso giustamente onore
E molto altro ci sarebbe da dire. Insomma, se non avete mai visto i film di Don Camillo, letto i libri di Guareschi o visitato Brescello, vi invidio perché vi aspettano ore di divertimento. Io intanto vi aspetto qui alla Trattoria Peppone, oggi sono un po' appesantito essendomi scofanato un piattone di cinghiale al barolo. Si mangia!
Nessun commento:
Posta un commento