GUALBERTA ALAIDE BECCARI
Gualberta Alaide è un nome francamente ridicolo, eppure Gualberta Alaide Beccari, a dispetto del nome, è stata una ragazza a modo suo rivoluzionaria nell'Italia dell'800. Oggi però è praticamente dimenticata dalle stesse italiane.
Fondò con coraggio a 26 anni una rivista intitolata LA DONNA, che per i tempi era eccezionale: era infatti un quindicinale non solo diretto da una donna, ma in cui tutte le collaboratrici erano donne. Pubblicavano scritti di argomento vario, che spaziavano un po’ in tutti gli ambiti e generi: dal lavoro femminile alla famiglia, dalla pedagogia alle lettere di viaggio.
Riprendeva e sviluppava per esempio gli scritti dell'inglese Josephine Butler che lottava contro la prostituzione minorile e femminile. Una rivista che portava avanti una visione laica e completa della vita.
(Josephine Butler nel 1851)
Alaide Beccari era il simbolo di quanto una donna possa essere uguale all’uomo in quello che fa, pensa e dice quando dotata di preparazione culturale e forza di volontà.
"Certo, una rivista notevole per il 1968". No, si parla del secolo prima, del 1868. E quando nella rivista si accenna alle ragazze degli anni ‘60, è del 1860 che si parla!
“Volevamo tutte liberarci dai ruoli che tanti definivano ‘naturali’: maritarsi, procreare, badare alla famiglia, al massimo dedicarsi ad attività caritatevoli. Un nuovo tipo di donna stava emergendo, che lavorava per raggiungere l’autonomia." Impensabile allora che una donna si potesse occupare di questioni serie. E lei come giornalista fece il possibile per cambiare questo pregiudizio.
Morì a Bologna, malata e sola nel 1906 ed è sepolta nella Certosa. La sua rivista le sopravvisse ma successe qualcosa di poco bello. Entrarono dei giornalisti e capi redattori uomini, che lentamente virarono la rivista su temi di moda e mondanità. La Beccari si stava rivoltando nella tomba. Non durò a lungo, il periodico chiuse i battenti nel 1933.
La memoria di Gualberta fioca ma ha resistito, se l'emancipazione femminile -sempre osteggiata- esiste in Italia a lei deve molto.
Gualberta Alaide Beccari - Wikipedia
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