domenica 3 agosto 2025

PERCHE' IN ITALIA SI TENGONO IN CARCERE PERSONE GRAVEMENTE MALATE

Perché così ha deciso il Tribunale di Sorveglianza, il tribunale che si occupa di erogare ai detenuti i benefici previsti dalla legge (liberazione anticipata per buona condotta, semilibertà, domiciliari, affidamento ai servizi sociali etc).

Il TS (composto in sede collegiale da 4–5 giudici) dopo aver visionato tutte le carte, sentito il diretto interessato, il suo legale e il Pubblico Ministero emette la sua sentenza.

Ho lavorato per molti anni al TS come giudice onorario e ti posso assicurare che certi casi non erano affatto semplici, bisognava bilanciare l'interesse del singolo e il suo diritto alla salute con le esigenze di sicurezza della collettività, il pericolo di recidiva, di fuga, la vendetta dei parenti etc.

Ti porto come esempio un caso famoso di cui già parlai altrove, quello di Totò Riina. Mandante degli omicidi di Falcone e Borsellino, malgrado il suo aspetto dimesso (attento, è quello che vuol farti credere) autore di numerosi delitti e stragi, condannato a svariati ergastoli, Riina rimase lucidissimo sino alla fine. Mai pentito di niente. Era impressionante per me sentirlo parlare: venti anni di isolamento durissimo non lo avevano nemmeno intaccato.

Nei suoi ultimi anni si ammalò di cancro alla prostata e "Il Capo dei Capi" chiese, come suo diritto, i domiciliari per meglio curarsi. "E che -disse il Pubblico Ministero- lasciamo libero uno così?". Alla fine si trovò un compromesso, si creò una struttura ospedaliera all'interno del carcere. Il problema semmai fu trovare medici e infermieri che ci lavorassero e avessero a che fare direttamente con lui, ma questa è un'altra storia. Riina non uscì mai dal carcere, se non da morto.

Giusto? Sbagliato? Così venne deciso.

Ne parlai qui Risposta di Luca Tartaro a Chi era Totò Riina?

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