mercoledì 25 dicembre 2024

PROBLEMI LEGATI AL NATALE

Natale è una bella e antichissima festa: la si passa con i familiari intimi, si riscopre il volersi bene, si scambiano baci e regali, i legami di amicizia risplendono etc. Potete fare (giustamente) i cinici ed evidenziarne ipocrisia, consumismo, superficialità, ingiustizie e via disprezzando, ma da bambini forse non la pensavate così e aspettavate questo giorno tutto l'anno.

Anche nei miei Natali più tristi e solitari (e vi assicuro che ne ho passati) io appartenevo alla prima parte, quella che considera bene il Natale. Tutto ok, senonché ci sono due aspetti che mi disturbano sempre del Natale, anche quello meglio riuscito Mi disturbano molto, sono evidenti e non vedo all'orizzonte rapide soluzioni.

1 Se per noi maschi il Natale significa relax, magnare come un dugongo per poi stravaccarsi sul divano, per le donne no. Per le donne ogni festa significa lavorare come forsennate. E loro lo sanno bene e qualcuna lo dice pure: "basta, non ce la faccio più. L'anno prossimo in trattoria!" La notte delle feste vanno a letto sempre stravolte. Se per caso le vuoi aiutare o fare te è peggio, il casino aumenta e il nervosismo pure.

2 E un altro aspetto mi sconcerta del Natale. Si producono tonnellate di rifiuti. Ma proprio tanti: imballaggi, cartoni, nastri, umido, plastica, lampadine rotte, cinesate, fogli... In un giorno solo si sono strariempiti i vari bidoni della differenziata sotto casa e la Nettezza Urbana lavora assaissimo nelle feste comandate. In me il sospetto che ci sia tanto spreco e sciupìo inutile è forte, troppi rifiuti in un giorno solo.

Ma, a parte questi e anche altri aspetti, Natale rimane comunque una festa meravigliosa, che a volte in passato mi ha commosso e di cui non vorrei fare a meno.

"Credici, credici pure"

"Buon Natale a te."

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