giovedì 31 agosto 2017
mercoledì 30 agosto 2017
martedì 29 agosto 2017
lunedì 28 agosto 2017
Come spezziamo il cuore altrui e ci arrechiamo dolore a vicenda.
Come afferriamo l’amore degli altri senza neanche pensare
di restituire qualcosa, non è un peccato?
Sono in pochi a capire che siamo tutti uguali
E malgrado le loro lacrime la gente non riesce a vedere
La bellezza che li circonda, non è un peccato?”
Venne poi inserita nel primo album solista di George dopo il loro scioglimento e forse è stato meglio così, perché la cantò più consapevole.
domenica 20 agosto 2017
“Niente, Sigi. Niente. Dammi la mano, oggi al parco è una bellissima giornata.”
“Hai gli occhi tristi.”
“Mi era venuta in mente una cosa. Vieni, andiamo a prendere il gelato. Magari dopo facciamo un giro sulla ruota panoramica, così vediamo tutta Vienna.”
“Cos’è che hai pensato?”
“Ma niente, ho visto un ragazzo che indossava un bel cappello di pelo e mi è venuto in mente che anch’io da giovanotto portavo un cappello simile.”
“E dov’è? Posso vederlo?”
“No, non c’è più. Si era sporcato e l’ho buttato via. Eh Sigi, ragazzo mio, oggi le cose vanno molto meglio per noi ebrei ma una volta non era così.”
“In che senso?”
“Un giorno… un giorno passai con quel berretto nuovo di pelliccia davanti ad una birreria dove c’erano dei ragazzotti mezzi ubriachi.”
“Degli shmucks?”
“Non dire brutte parole. Ero ben vestito e pensavo di passare inosservato ma uno di loro mi ha riconosciuto. Arriva e mi dice ”Giù dal marciapiede, ebreo!” e con un colpo mi butta il cappello nel fango.”
“E tu cos’hai fatto?”
“Sono sceso in strada e l’ho raccolto, che altro potevo fare?”
“Ma non hai detto niente?”
“No, Sigi, erano altri tempi. Non era come oggi, ti assicuro.”
“Ma tu sei grande e forte!”
“In quei momenti si diventa un po’ vigliacchi ma è più importante sopravvivere. Dammi la mano Sigi e non guardarmi così. Un giorno capirai.”
“Io… io voglio essere diverso, papà. Voglio essere un guerriero!”
“Veramente? Te lo auguro. Dio ti benedica, figlio mio.”
In questa canzone i King Crimson compiono uno straordinario esperimento ritmico che mi ha mandato ai matti. L'ho ascoltata 100 volte per capirne i segreti ma ancora molto mi è oscuro. Ecco quello che ho intuito.
Nell'intermezzo strumentale che parte a 4.15 il bassista Tony Levin (uno dei più grandi in circolazione) inizia a suonare un riff con un tempo di 13/8 che al suo interno ha una scansione 3-3-3-4. Al minuto 6.27 entra come è usuale la batteria che segue sempre il ritmo di 13/8 ma con all'interno una scansione diversa! Chiedo aiuto ai batteristi in ascolto ma non sono riuscito ancora a capirne la scansione esatta.
Che comunque sia impegnativa lo riprova anche il fatto che ci sono TRE batterie in contemporanea (avete mai visto un gruppo con tre batterie?). Sembra tutto un gran casino ma presto i musicisti, sotto il comando del geniale Robert Fripp -il compassato chitarrista in alto a destra- ritrovano una loro unità e partono con un brano strumentale che è una vera goduria per gli orecchi.
Rock progressivo anni '70. Ora c'è il riflusso e canzonette banali con tempi semplici escono dalla radio ma c'è chi non dimentica.
"La musica è il calice che contiene il vino del silenzio. Il suono è quel calice, ma vuoto. Il rumore è quel calice, ma rotto. »
(Robert Fripp)
“Sono dei pazzi.”
“Come fai a dirlo?”
“Luca, ma sei fuori? E’ evidente. Solo persone profondamente squilibrate possono andare in giro a uccidere degli innocenti, non sei d’accordo?”
”Non molto, può essere rassicurante pensarla così ma ti assicuro che non è vero. E’ stata una scoperta confermata ormai da tutti gli studi del settore: il terrorista non è un pazzo.”
“Come? Non sono pazzoidi?”
“No, il terrorista anzi è una persona qualunque, che si camuffa tra la gente normale e pianifica con cura le sue azioni, sempre disciplinata. Nel suo intimo immagina se stesso come un salvatore della società, un martire nobile, un puro che combatte l’ingiustizia sino all’estremo sacrificio, ma nulla trapela. Anzi, ti dirò di più.”
“Dimmi.”
“Si è visto che sono i loro stessi capi a scartare persone con problemi mentali. Sul campo si dimostrano inaffidabili e non ci si può contare. Se proprio vuoi semplificare immagina i terroristi come delle spie o soldati molto particolari, pronti a sacrificarsi tipo i kamikaze giapponesi.”
“Ma i veri soldati non sono assassini.”
“Difatti questi ragazzi, perché si tratta quasi sempre di giovani maschi anche se si è visto che non mancano le donne, sono in genere molto influenzabili e allevati sin da piccoli. Ricorderai anche tu quel filmato in cui un adulto portava alcuni ragazzini in un obitorio e mostrava i cadaveri di soldati morti in battaglia dicendo “vedete, questo è morto con una smorfia di dolore perché sa che lo attende l’Inferno, quest’altro invece è sereno, sa che lo aspetta il Paradiso.” E i ragazzini lo ascoltavano senza fiatare. Venivano condizionati.”
“Allora ne deduco che sono persone povere culturalmente e poco istruite.”
“Non tutti, ce n’è qualcuno anche di benestante e istruito. Anche qui non ci sono regole precise.”
“Beh, un dato comune esiste, ammettilo. Sono tutti mussulmani. Io oramai quando vedo un capo fasciato mi sale il nazismo.”
“Ti sei già dimenticato delle BR? Il terrorista fa parte di un gruppo che persegue un fine politico usando la paura. La religione non c’entra niente.”
“Se è come dici tu allora non si può riconoscere un terrorista. Ho ancora più paura, sono in mezzo a noi.”
“Che discorso delicato, come ti muovi sbagli. Non volevo arrivare a questo. Anche perché secondo me un terrorista si può riconoscere.”
“E come?”
“Come psicologo ti posso dire che ha una sua psicologia molto particolare, ben riconoscibile. Non sempre facile da vedere, anche perché lui è abituato a dissimulare bene, però gratta gratta la trovi.”
“Di cosa si tratta?”
“Il terrorista innanzitutto dentro è molto manicheo, estremista. Divide il mondo in due, i buonissimi (di cui fa parte) e gli altri, che non considera nemmeno esseri umani e che quindi può far soffrire, come i nazisti con gli ebrei.”
“Terribile.”
“Manca ogni forma di dubbio e senso critico, si esegue ciò che ordina il leader, che ha un valore sacro. Il compromesso è inesistente. Se si riesce a dimostrare il collegamento tra una personalità del genere e un “cattivo maestro” è fatta, abbiamo individuato un potenziale terrorista. Perché qualcosa di fondamentale è mancato nella loro istruzione ed è il senso critico, l’abitudine al dialogo, il valore della diversità, la possibilità di contestare o anche solo chiedere “perché”. Solo così si eviteranno le trappole del fanatismo. In molte scuole tra mille problemi già lo fanno.”
“Bello ma troppo lungo. Qualcosa di più immediato?”
“Beh, ti posso dire che personalmente c’è un aspetto che mi fa trillare un campanellino d’allarme.”
“Quale? Dimmelo che magari qualcosa userò pure io.”
“Quando sento discorsi sulla purezza e l’assoluto… mi risuona sempre qualcosa di stonato.”
“La purezza non è bella?”
“Per carità lo è ma solo quando mitigata dall’umanità, dal rispetto dell’altro, dal contesto. Discorso facile da fraintendere ma invocare la purezza spesso diventa il pretesto per qualcosa di terribile, di innaturale, capace di farti commettere in suo nome qualsivoglia atrocità.”
“Quindi?”
“Attenti alla purezza, da qualunque parte provenga. Spesso sotto di lei si nasconde il fanatismo e un odio profondo.”
“Una cosa però non ho capito, perché ci odiano così tanto? Perché sono in guerra con noi?”
"Non è una guerra, più che altro è una guerriglia, con un nemico non ben definito L'unica cosa veramente certa in questo casino è quello che ha detto Gino Strada: l'Occidente vende armi ad entrambi, ci guadagna (business is business, senza contare il petrolio) per cui non ha NESSUN interesse a smetterla. Senza contare che lo stato di paura permanente fa fare altri affari d'oro."
"Che succederà?"
"Non llo so. Nessuno lo sa. Ma una profezia è sin troppo facile: per molto tempo ogni tanto ci saranno altri attentati, preghiamo solo di non avere la sfiga di essere nel posto sbagliato. Ci saranno altre vittime innocenti."
"Mio Dio."
sabato 19 agosto 2017
"Chi è stato a rubarmi la merendina? Chi è stato di voi tre gatti? Esigo di saperlo! Lo esigo..."
"Miao!"
"Disgraziati, ladri! L’avevo lasciata un attimo sul tavolo e ora non c’è più, dove l’avete messa?... guarda, guarda tutte le briciole per terra… Che troiaio! E proprio oggi che ho uno sfacelo di cose da fare!.... Chi è stato? Delinquenti, ma io ora vi levo l’umido, da ora in avanti solo crocchette! E quelle del Simply che non vi piacciono…"
"Miao!"
"Wally! Bea! Victoria! Qui davanti a me, voglio sapere chi è stato di voi tre…maremma zucca, quante ve ne darei… Ah non è stato nessuno eh? Tutti zitti eh? Peggio dei mafiosi! …Ma adesso vi faccio pulire io questo porcile!...
"Miao!"
"Guarda che lavoro, guarda, speriamo di avere le forze… state lontani che se vi piglio vi stronco… la mia merendina… Sparite, sparite di qui!!"